Ultimo: «Con Mahmood tutto bene, ma non ho chiesto scusa»

Ultimo parla per la prima volta di sé e della vicenda di Mahmood: è stanco di essere etichettato per quel che non è. Ecco cosa ha detto...

Ultimo, all’anagrafe Niccolò Moriconi, durante l’ultimo Festival di Sanremo ha fatto molto parlare di sé, ma non soltanto per il suo brano, I tuoi particolari. Il cantante, al centro delle polemiche per lo scontro in sala stampa, avuto con i giornalisti subito dopo la fine della kermesse, torna a parlare di quello che è successo. E si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa.

«Non sono come mi dipingono»

Ultimo è un fiume in piena. Il cantautore romano, 23 anni, ammette di essere una testa calda, un tipo schietto, impulsivo, ma non è affatto come vogliono dipingerlo a tutti i costi. In una intervista a Vanity Fair, infatti, confessa di essere stanco di venire etichettato come fascista, omofobo o coatto. Ecco le sue parole:

Io di politica non ne so e le generalizzazioni, come le strumentalizzazioni, mi amareggiano. Ho agito d’istinto ed esprimersi d’istinto è pericoloso. Ma è il mio carattere: schietto, incontrollabile. Sto lavorando per migliorare.

E sulla vicenda di Mahmood, che lui ha definito «ragazzo» con aria di sufficienza, durante la conferenza stampa post-Sanremo, rivela:

Con Mahmood è tutto a posto, con lui nessun problema. Ho pensato che chiedendo scusa sarei tornato a far parlare di me ma non della mia musica, ecco perché non l’ho fatto.

Inoltre, Ultimo rivela perché ha scelto proprio Ultimo come nome d’arte:

Successe in un bar di San Basilio, la borgata romana da cui vengo. Con un gruppo di amici ci eravamo chiamati Les Misérables, dal romanzo di Victor Hugo. Al singolare suonava brutto, “miserabile”, così è venuto da sé Ultimo: che ce l’ha con tutti, ma non ce l’ha con nessuno, perché in fondo ce l’ha solo con sé stesso. Per essere nato con la predisposizione a sentirmi colpito, un bersaglio incompreso. Avere creduto a insegnanti che già alle elementari mi davano del nullafacente: “È bravo ma non si applica” dicevano a mia madre, “suo figlio è marcio dentro, farebbe meglio a trovargli qualcosa” ripetevano, e la tela bianca che ero, intanto, si disegnava così, con questa ambizione di riscatto che non mi passerà mai. Persino lo stadio non basterà.

E a proposito di stadio, il prossimo 4 luglio, Ultimo sarà in concerto allo Stadio Olimpico di Roma. Intanto, però, si prepara alla pubblicazione di Colpa delle favole, il suo nuovo album, in uscita il 5 aprile.

Seguici su Instagram