Aresgate, Francesco Testi su Gabriel Garko: «Gli ha fatto comodo fingersi etero»

Francesco Testi ha parlato di Gabriel Garko, dell'AresGate e di Alberto Tarallo. L'attore difende a spada tratta il produttore.

L’Aresgate continua a mietere vittime; Francesco Testi – già coinvolto nello scandalo per alcune dichiarazioni di Sabrina Ferilli – ha parlato del coming out di Gabriel Garko, ormai sulla bocca di tutti. L’attore ha per molti anni finto di essere eterosessuale e di aver avuto storie con diverse donne dello spettacolo, fra tutte anche Manuela Arcuri. Testi, tuttavia ha una sua teoria.

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Francesco Testi su Gabriel Garko

Sembrerebbe che dietro alla vita pubblica e privata degli attori della Ares Film ci fosse Enrico Lucherini, braccio destro fidatissimo di Alberto Tarallo e Teodosio Losito. Lucherini in qualità di ufficio stampa avrebbe per anni gestito i gossip, le copertine e le interviste di Gabriel Garko. Francesco Testi, intervistato da Selvaggia Lucarelli, ha fatto una dichiarazione shock:

Forse, e dico forse, ha fatto comodo anche a Garko fingere di essere altro, perché ora siamo nel 2020 e ragioniamo da progressisti, che uno sia etero o gay non ce ne frega nulla. Quindici anni fa un attore bellissimo come lui, amato dalle donne, forse raccontando tutto non avrebbe avuto la stessa carriera. Forse è stata una scelta condivisa e una tutela della sua professione.

E poi:

La sua narrazione della ‘favola’ con Adua Del Vesco al Grande Fratello Vip ha valore almeno quanto la mia, poi puoi scegliere a cosa credere. Se non mi espongo su Adua non è perché nasconda delle cose, è che davvero io non c’ero quando è arrivata. E io non vado a prendermi il gettone di 2/3.000 euro per andare in tv a raccontare cose che non ho visto o ad esprimere giudizi su altri dell’agenzia, mi fa schifo. Sto parlando ora di me, gratis.

Francesco Testi parla della setta

Francesco Testi ha parlato anche della presunta setta satanica di Alberto Tarallo; l’attore non ci sta e reputa ridicolo questo gossip fondato sul nulla:

Ma quale setta, mi viene da ridere, è una cosa ridicola. Se ti bevi la storia della setta, allora tutte le cose che sono accadute in quegli anni possono diventare inquietanti, ma è tutta una forzatura. Per dirti, qualcuno ha tirato fuori la storia della mia depressione associandola ‘alla setta’ perché rilasciai un’intervista a DiPiù sul tema. Ma io mi riferivo alla mia depressione adolescenziale! Non c’entra nulla col periodo in Ares.

Sarà tutto vero?

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