Vittorio De Sica: uno dei maggiori registi e interpreti della commedia all’italiana

Vittorio De Sica è considerato il padre del neorealismo, regista e interprete della commedia all'italiana. Scopriamo la causa della sua morte

Vittorio De Sica è considerato uno dei padri del neorealismo e uno dei maggiori registi e interpreti della commedia all’italiana. Scopriamo la causa della sua morte e conosciamolo meglio.

Leggi anche: Sophia Loren,una delle attrici più iconiche del cinema italiano e internazionale

Chi era Vittorio De Sica?

Tra i cineasti più influenti della storia del cinema, regista e sceneggiatore, Vittorio De Sica è stato inoltre attore di teatro e documentarista. È considerato universalmente uno dei padri del neorealismo, nonchè uno dei maggiori registi e interpreti della commedia all’italiana.

Vittorio De Sica con i figli Manuel e Christian / Foto: Corriere

Dove è nato

Nacque il 7 luglio 1901 a Sora, all’epoca parte della provincia campana di Terra di Lavoro (dal 1927 annessa alla neoprovincia di Frosinone nel Lazio), in via Cittadella, nel rione omonimo, da Umberto De Sica, un impiegato nella sede locale della Banca d’Italia, salernitano, originario di Giffoni Valle Piana, e da Teresa Manfredi, una casalinga napoletana. Ricevette il battesimo con i nomi di Vittorio, Domenico, Stanislao, Gaetano, Sorano nella chiesa di san Giovanni Battista, situata proprio di fronte alla casa di famiglia.

Quanti anni aveva Vittorio De Sica

Vittorio De Sica è nato in un comune in provincia di Frosinone, a Sora, il 7 luglio 1901, sotto il segno zodiacale del cancro. È morto in Francia, a Neuilly-sur-Seine il 13 novembre 1974, all’età di 73 anni.

Causa morte

Vittorio De Sica morì a 73 anni in seguito a un intervento chirurgico per curare un tumore ai polmoni di cui soffriva, all’ospedale di Neuilly-sur-Seine, presso Parigi. Nello stesso anno, Ettore Scola gli dedicò il suo capolavoro C’eravamo tanto amati. Come ha ricordato suo figlio Christian durante un’intervista a Le invasioni barbariche, Vittorio De Sica era comunista, e questo fatto, unito ovviamente alle sopraccitate vicende matrimoniali, gli impedì di ricevere un funerale particolarmente fastoso. La sua salma riposa nel cimitero monumentale del Verano a Roma.

Con Alberto Sordi / Foto: Movie Player

Film

Rose scarlatte (co-regia di Giuseppe Amato, anche attore) (1939)
Maddalena… zero in condotta (anche sceneggiatura e attore) (1940)
Teresa Venerdì (anche sceneggiatura e attore) (1941)
Un garibaldino al convento (anche sceneggiatura e attore) (1942)
I bambini ci guardano (anche sceneggiatura) (1943)
La porta del cielo (anche sceneggiatura) (1944)

Sciuscià (1946)
Cuore (co-regia di Duilio Coletti, anche produzione, sceneggiatura e attore) (1948)
Ladri di biciclette (anche produzione e sceneggiatura) (1948)
Miracolo a Milano (anche produzione e sceneggiatura) (1951)
Umberto D. (anche produzione) (1952)
Stazione Termini (anche produzione) (1953)

L’oro di Napoli (anche sceneggiatura e attore) (1954)
Il tetto (anche produzione) (1956)
Anna di Brooklyn (co-regia di Carlo Lastricati, anche attore) (1958)
La ciociara (1960)
Il giudizio universale (anche attore) (1961)
I sequestrati di Altona (1962)

Il boom (1963)
Ieri, oggi, domani (1963)
Matrimonio all’italiana (1964)
Un mondo nuovo (1966)
Caccia alla volpe (1966)
Sette volte donna (1967)

Amanti (anche sceneggiatura) (1968)
I girasoli (1970)
Il giardino dei Finzi Contini (1970)
Lo chiameremo Andrea (1972)
Una breve vacanza (1973)
Il viaggio (1974)

Locandina del film I Girasoli / Foto: Pinterest

Oscar

I suoi film Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Ieri, oggi, domani (1963) e Il giardino dei Finzi Contini (1970) hanno vinto l’Oscar al miglior film in lingua straniera, premio al quale fu anche candidato Matrimonio all’italiana (1964). Per il film La Ciociara (1964) ricevette, invece, l’oscar Sophia Loren come migliore attrice femminile.

Film come attore

Sono veramente tantissimi i film interpretati da Vittorio De Sica come attore. Ne ricordiamo soltanto 20, tra i più famosi, oltre al film d’esordio, Il processo Clémenceau, regia di Alfredo De Antoni (1917).

Pane, amore e gelosia, regia di Luigi Comencini (1954)
Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)
Pane, amore e… regia di Dino Risi (1955)
Il bigamo, regia di Luciano Emmer (1955)
Padri e figli, regia di Mario Monicelli (1957)

Il conte Max, regia di Giorgio Bianchi (1957)
Totò, Vittorio e la dottoressa, regia di Camillo Mastrocinque (1957)
Domenica è sempre domenica, regia di Camillo Mastrocinque (1958)
Pane, amore e Andalusia, regia di Javier Setó (1958)
La prima notte, regia di Alberto Cavalcanti (1959)
Nel blu dipinto di blu, regia di Piero Tellini (1959)

Con Sophia Loren nel film Pane Amore e Andalusia / Foto:Vistanet

Il moralista, regia di Giorgio Bianchi (1959)
Il generale Della Rovere, regia di Roberto Rossellini (1959)
Il vigile, regia di Luigi Zampa (1960)
La baia di Napoli, regia di Melville Shavelson (1960)
I due marescialli, regia di Sergio Corbucci (1961)
Un italiano in America, regia di Alberto Sordi (1967)

Le avventure di Pinocchio, miniserie tv, regia di Luigi Comencini (1972)
Il delitto Matteotti, regia di Florestano Vancini (1973)
C’eravamo tanto amati, regia di Ettore Scola (1974)

Le mogli

Il 10 aprile del 1937, nella chiesa di Borgo San Pietro ad Asti, De Sica si sposò con l’attrice torinese Giuditta Rissone, che aveva conosciuto dieci anni prima e dalla quale ebbe la sua prima figlia Emilia De Sica (1938-2021). Nel 1942, sul set del film Un garibaldino al convento, conobbe l’attrice catalana María Mercader, con la quale andò in seguito a convivere. Dopo il divorzio dalla prima moglie, Giuditta Rissone, ottenuto in Messico nel 1954, si sposò con l’attrice catalana in un primo matrimonio nel 1959 sempre in Messico, ma l’unione fu ritenuta nulla perché non riconosciuta dalla legge italiana; nel 1968 ottenne la cittadinanza francese e si sposò con María Mercader a Parigi.

Dalla seconda moglie ebbe due figli: Manuel De Sica (1949-2014), musicista, e Christian De Sica (1951), che seguirà le sue orme come attore e regista.

Vittorio De Sica con la seconda moglie Maria Mercader e il figlio Christian nella loro casa – gennaio 1970 / Foto: Pierluigi Praturlon

Figli

Vittorio De Sica ebbe tre figli. La sua prima figlia Emilia (1938-2021) nacque dal primo matrimonio con l’attrice torinese Giuditta Rissone.

De Sica con la prima figlia, Emilia / Foto: Tiscali Spettacoli

Manuel (1949-2014) e Christian (1951) sono nati dal secondo matrimonio con María Mercader. Seppur divorziato, De Sica non seppe rinunciare alla sua prima famiglia. Avviò così un doppio ménage, con doppi pranzi nelle feste e un conseguente logorìo. Si racconta che alla Vigilia di Natale e all’ultimo dell’anno regolasse l’orologio avanti di due ore in casa della Mercader per poter brindare alla mezzanotte. La prima moglie accettò di mantenere una sorta di matrimonio apparente, pur di non togliere alla figlia la figura paterna. A questi aspetti della sua vita è in parte ispirato il film L’immorale, diretto da Pietro Germi nel 1967 e interpretato da Ugo Tognazzi.

Seconda famiglia di De Sica al completo: papà Vittorio, mamma María, Manuel e Christian / Foto: Napoliflash24

Debiti

Era nota di De Sica la grande passione per il gioco, per la quale si trovò a volte a perdere somme anche ingenti. Questo probabilmente spiega qualche sua partecipazione a pellicole non alla sua altezza. Nell’immediato dopoguerra fu assiduo frequentatore di roulette nel Casinò Municipale del Castello di Rivoli. Quella per il gioco fu una passione che non nascose mai e che anzi riportò, con grande autoironia, in diversi suoi personaggi cinematografici, come ad esempio in Il conte Max, Un italiano in America e L’oro di Napoli.

Seguici su Instagram