Elezioni Presidente della Repubblica, chi è Paolo Maddalena, il più votato di ieri? Età, moglie, figli, partito, lavoro, Draghi

Paolo Maddalena, nel corso delle elezioni per il Presidente della Repubblica, è stato il più votato, ma chi è? Scopriamo tutto su di lui!

Paolo Maddalena, nel corso delle elezioni per il Presidente della Repubblica, è stato il più votato, ma chi è?

Sono giorni caldissimi per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana. La prima giornata di votazioni da parte del Parlamento si è tenuta ieri, martedì 24 gennaio 2022, e si è conclusa poco prima di mezzanotte con, prendendo in prestito il termine dal Vaticano, una fumata nera. Il nostro Paese, dunque, non ha ancora un nuovo Presidente della Repubblica dopo il termine del mandato dell’amatissimo Sergio Mattarella, ma è pur vero che un nome, per il momento, abbia ottenuto più preferenze di tutti gli altri (anche se essendosi fermate a 36, non ancora sufficienti all’elezione). Di chi stiamo parlando? Di Paolo Maddalena: andiamo a conoscere meglio insieme l’uomo che, al momento, sarebbe a un passo dal ricoprire la più alta carica dello Stato.

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Elezioni Presidente della Repubblica, chi è Paolo Maddalena, il più votato di ieri?

Età

Paolo Maddalena, il più votato di lunedì 24 gennaio 2022 alla carica di Presidente della Repubblica Italiana, è nato a Napoli il 27 marzo del 1936, sotto al segno zodiacale dell’Ariete. Ha 82 anni.

Moglie e figli

Paolo Maddalena ha moglie e figli? Su questo tipo di informazioni che afferiscono al suo privato vige uno strettissimo riserbo. Non è dunque possibile sapere, per il momento, se l’uomo sia sposato o se abbia vissuto l’esperienza della paternità.

Partito

Paolo Maddalena è il nome del candidato proposto dai grillini fuoriusciti nel Gruppo Misto. Altro non si conosce, almeno per ora, su quelle che sarebbero le preferenze politiche personali dell’uomo che, al momento, potrebbe ambire a diventare la più alta carica dello Stato Italiano. Di certo, esiste solo questa sua recente affermazione:

Sono un cattolico di sinistra, in passato ho votato sia per il Partito Democratico che per il Movimento 5 Stelle.

Lavoro

Paolo Maddalena, il più votato di lunedì 24 gennaio 2022 alla carica di Presidente della Repubblica Italiana, ha un curriculum lavorativo davvero strepitoso. Nella sua lunga carriera, ha ricoperto sempre ruoli di somma importanza per l’Italia intera da quando, nel 1971, è entrato nella Magistratura della Corte dei Conti. Dopo il periodo trascorso presso la Procura Generale, negli ultimi decenni, dal 1995, è stato Procuratore regionale del Lazio della magistratura contabile. Ha avuto modo di applicare le tesi da lui prospettate in sede scientifica sia collaborando allo svolgimento di numerose istruttorie, in particolare su temi ambientali, sia svolgendo incarichi di diversa natura.

Tra l’altro ha fatto parte del gruppo Ecologia e Territorio istituito presso la Corte suprema di cassazione, ed è stato Capo di gabinetto del ministro della Pubblica istruzione Gerardo Bianco (1989-1991) e Capo ufficio legislativo presso il Ministero dell’ambiente. Il 17 luglio 2002 è stato eletto alla Corte costituzionale nella quota riservata alla magistratura contabile, assumendo le sue funzioni dopo aver giurato il 30 luglio dello stesso anno.

Il 10 dicembre 2010 è stato nominato vicepresidente della Corte dal neoeletto presidente Ugo De Siervo, carica nella quale è stato riconfermato il 6 giugno 2011 dal neoeletto presidente Alfonso Quaranta. Tra il 30 aprile 2011 e il 6 giugno dello stesso anno ha svolto le funzioni di presidente della Corte. Il suo mandato alla Consulta è giunto a termine il 30 luglio 2011.

Draghi

Paolo Maddalena, il più votato di lunedì 24 gennaio 2022 alla carica di Presidente della Repubblica Italiana, ha sempre mostrato una posizione molto critica verso Mario Draghi e il liberismo. Pochi giorni fa, durante una conferenza, ha commentato:

È difficile trovare uno che sappia fare il Presidente della Repubblica, non lo può fare Draghi che è l’ideatore delle privatizzazioni, basta pensare al suo discorso sulla nave Britannia il 2 giugno 1992 mentre, con la Regina Elisabetta e 100 delegati della City londinese, disse che ci vuole una grande forza politica che appoggi una trasformazione totale del mercato, che non può rimanere nelle mani dello Stato, ma deve essere dato nelle mani di pochi.

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