Rosarno, Salvatore Tutino scomparso, tutta la storia: cosa è successo? Cadavere, omicidio, sorella Antonia

Salvatore Tutino è stato ritrovato cadavere lo scorso gennaio nelle campagne di San Calogero, nel Vibonese. Ma cosa gli è successo?

Salvatore Tutino è stato ritrovato cadavere lo scorso gennaio nelle campagne di San Calogero, nel Vibonese. Ma cosa gli è successo?

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Cosa è successo a Salvatore Tutino?

Salvatore Tutino aveva 61 anni al momento della scomparsa da Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Lo scorso 17 gennaio è stato ritrovato cadavere nelle campagne di San Calogero: il corpo era totalmente carbonizzato all’interno di un’auto data alle fiamme. I Carabinieri hanno iniziato a indagare per omicidio; dalle prime perizie, infatti, Salvatore Tutino sarebbe morto a causa di alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. La scomparsa dell’uomo risale invece al 15 dicembre dello scorso anno.

Sorella Antonia

Antonia Tutino, sorella di Salvatore, è scomparsa nel 1999 anche lei in circostanze misteriose. La sua sparizione risale al 30 novembre di quell’anno e da quel giorno non si ha più alcuna notizia. Sembra che entrambi i fratelli Tutino siano stati coinvolti in qualche losco giro di mafia; ecco le parole di Klaus Davi – un ex affiliato alle cosche calabresi:

Tutino Giuseppe Salvatore, di anni 61 e detto “Turi u Tutinu”. Oggi è stata data la notizia del ritrovamento del suo cadavere, ucciso a colpi di lupara e bruciato dentro la macchina. Ma questa notizia si era già saputa diversi giorni fa, perché alcuni suoi familiari lo avevano scritto anche su Facebook per comunicarlo a dei suoi parenti residenti in Francia.

Lui, insieme al fratello Pasquale Tutino, erano emigrati in Francia negli anni ’80, ma siccome commisero una serie di rapine e furti furono arrestati e condannati e, dopo avere scontato le loro condanne, rimpatriati in Italia. La famiglia Tutino a Rosarno è sempre stata imparentata con le famiglie mafiose; sono nipoti di Gaetano Messina, cognato di Vincenzo Pesce detto “u Pacciu”.

La testimonianza

Ancora, la testimonianza su Salvatore Tutino e sua sorella continua in questo modo:

«Negli anni i fratelli Tutino sono stati arrestati per svariati reati, in particolare per rapine, furti e per coltivazione e spaccio di cannabis. Avevano un pezzo di terra a fianco al fiume Mesima, sotto il vecchio ponte di legno che da Rosarno portava a Nicotera. I due fratelli all’apparenza sembravano due lupi solitari, dei grandi lavoratori sempre nelle campagne ma attivi, parallelamente, in attività illecite. La loro famiglia è sempre stata affiliata anche alla famiglia Cacciola per via di lunghe parentele. Sono anche cugini di Rocco Messina, uomo di grosso spessore mafioso che ha scontato una condanna di 20 anni nel processo scaturito dal pentito Salvatore Marasco.

I fratelli Tutino sono sempre stati custodi della latitanza di diverse persone, come Domenico Cacciola, Vincenzo Pesce e tanti altri. Nel 1999 era anche scomparsa la sorella dei Tutino, Antonia Tutino, sparita il 30/11/1999 e mai più ritrovata. Nel paese si sapeva che fossero stati i fratelli a farla scomparire per motivi extraconiugali. “Turi u Tutino” è sempre stato un uomo a disposizione degli amici, specie a quelli che gli dimostravano rispetto; era sempre pronto a qualsiasi cosa per un vero amico, era anche disposto a sparare nel caso servisse a dimostrare rispetto.

Le indagini

La Procura di Vibo Valentia ha voluto fare chiarezza sul ritrovamento del corpo senza vita: dai primi approfondimenti è emerso che la macchina in cui è stato ritrovato Salvatore Tutino – dopo esser stata incendiata – è stata portata nel luogo del ritrovamento con l’intenzione di sotterrarla insieme, ovviamente, al corpo del 61enne scomparso. Sulla portiera del lato passeggero dell’auto sono stati rilevati alcuni fori di proiettile appartenenti a un fucile, segno che Salvatore sia stato ucciso in questo modo e solamente dopo dato alle fiamme insieme a tutta la macchina.

Il ritrovamento

Il cadavere di Salvatore Tutino è stato ritrovato durante le ricerche di Agostino Ascone, un 37enne incensurato scomparso il 27 dicembre dalla frazione di Amato a Taurianova. Entrambi i casi, oggi, risultano essere ancora irrisolti. Chi L’ha Visto, che si occupa del caso, di recente ha pubblicato il video qui di seguito:

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