Enrico De Pedis: età quando è morto, aveva figli, fidanzata, moglie, amante, fratelli, patrimonio, come è morto, dov’è sepolto

Chi è Enrico De Pedis e cosa c'entra con la sparizione di Emanuela Orlandi? Tutti i dettagli a seguire nell'articolo!

Enrico De Pedis è stato il boss della Banda della Magliana: il suo personaggio è da sempre avvolto nel mistero. Ma cosa sappiamo di lui?

Leggi anche: Emanuela Orlandi, audio inedito: ex socio di De Pedis fa nomi e cognomi

Chi era Enrico De Pedis

Enrico De Pedis – conosciuto anche come Renatino – è stato il boss della Banda della Magliana e venne ucciso all’età di 36 anni in Via del Pellegrino, vicino Campo de’ Fiori, il 2 febbraio del 1990. Fin da giovane ha intrapreso la carriera criminale, inizialmente compiendo scippi, fino ad arrivare alle rapine e unendosi poi con un gruppo di malavitosi del quartiere Appio-Latino. Successivamente, poi, creò la nota banda che terrorizzò Roma negli anni Settanta-Ottanta.

Come è morto

Gli ultimi anni di vita, Enrico De Pedis li ha condotti cercando di ripulirsi dal suo passato criminale. Forte del patrimonio raccolto fino a quel momento, che gli consentiva una vita agiata e rispetto per le strade, investì nel campo dell’arte, iniziando a non distribuire più i guadagni delle attività criminali ai suoi ex soci e alle loro famiglie. Gli introiti, in quel periodo, provenivano da attività personali e non dalla Banda della Magliana. Gli altri componenti, però, non accettarono questa decisione e progettarono la morte di Renatino. Dopo qualche tentativo, infine, come abbiamo detto, Enrico De Pedis muore per mano di Marcello Colafigli, uscito di prigione poco prima e rimessosi a capo della fazione dei maglianesi. Dopo aver convinto il boss della Banda a fissare con lui un appuntamento, lo uccise con un colpo di pistola alle spalle.

Moglie e figli, fidanzata e amante

Enrico De Pedis non ha avuto figli, ma era sposato con Carla Di Giovanni: la donna è morta nella clinica Ars Medica all’età di 70 anni, dopo una lunga malattia. Quest’ultima è rimasta sempre fedele al suo ex compagno. Nonostante la loro relazione, comunque, Renatino ebbe una lunga relazione con Sabrina Minardi. Conosciuta nell’ambiente criminale come la compagna del boss della Banda della Magliana. La stessa è stata intervistata da Netflix di recente, per la creazione del documentario su Emanuela Orlandi, la ragazza che scomparve da Roma nel 1983.

Dove è sepolto Enrico De Pedis?

I funerali di Enrico De Pedis furono officiati nella Basilica di San Lorenzo in Lucina e la salma venne seppellita inizialmente nel Cimitero Verano di Roma, poi traslata nella cripta della Basilica di Sant’Apollinare. Questo gesto sdegnò i fedeli, tanto da creare aspre polemiche in merito. Il Vicariato di Roma, comunque, autorizzò la sepoltura dopo che il Monsignor Piero Vergari attestò che De Pedis in vita si era adoperato per i poveri.  Sette anni dopo la morte, la DIA (Dipartimento Investigativo Antimafia), su ordine del giudice Andrea De Gasperis, chiese di indagare sulla sepoltura dell’ex leader della banda della Magliana.
Il Vicariato non ritenne opportuna l’estumulazione, ma le indagini andarono avanti finché si conclusero nel giugno del 2012. In seguito, la salma fu traslata, il corpo cremato e le ceneri vennero sparse in mare, secondo la volontà della vedova De Pedis.

Il caso Orlandi

Enrico De Pedis fu accostato anche ad Emanuela Orlandi, la ragazza romana scomparsa nel 1983 all’età di 15 anni. Nel 2008, infatti, una telefonata anonima alla redazione di Chi L’Ha Visto svelò che la giovane potesse essere seppellita nella tomba di Renatino:

Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della basilica di Sant’Apollinare, e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all’epoca, e chiedete al barista di via Montebello, che pure la figlia stava con lei…

Sabrina Minardi, l’amante di De Pedis, dichiarò che fosse stato proprio il boss a occuparsi materialmente del sequestro della ragazza per ordine del Mons. Paul Marcinkus, capo dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR). Nel momento dell’apertura della bara di Renatino, però non vennero trovati resti riconducibili alla Orlandi.

Nuovi indizi

La registrazione di cui stiamo parlando risale al 2009: nell’audio incriminato si può udire un ex socio di Enrico De Pedis lanciare accuse pesantissime contro il Vaticano in merito alla scomparsa di Emanuela Orlandi. L’autore delle dichiarazioni per il momento resta anonimo, ma Alessandro Ambrosini – autore del blog Notte Criminale – promette di pubblicarlo a breve. Il Giornale ha ascoltato in anteprima la registrazione, definendola “sconvolgente”; questa testimonianza chiave potrebbe riaprire nuovamente il caso della Orlandi. Tramite il suo sito ha dichiarato:

Possiamo affermare che, sebbene le affermazioni registrate in questo audio siano da prendere con le pinze, il contenuto delle stesse è sconvolgente.

Seguici su Instagram cliccando QUI!

Seguici su Instagram