Nicolò Zaniolo e gli audio sulla notte di sesso: cosa sarebbe successo se la vittima fosse stata una donna?

Nicolò Zaniolo è stato vittima inconsapevole di chi ha condiviso gli audio sulla sua performance sessuale di una notte.

Ore complicate per Nicolò Zaniolo: il calciatore non ha solamente a che fare con la bufera che si è creata attorno al suo contratto con l’A.S. Roma, ma anche con degli audio privati che sono stati condivisi senza il suo consenso. Cosa è successo?

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Una ragazza ha raccontato ad alcuni amici – via WhatsApp – di aver conosciuto il calciatore e di averci passato una serata insieme, che però non è finita come avrebbe voluto.

Gli audio sulla notte di sesso con Nicolò Zaniolo

Non è certo il più spensierato dei periodi per Nicolò Zaniolo; il calciatore nelle ultime settimane ha dovuto gestire il polverone mediatico attorno alle sue vicende lavorative, ma sembra non esserci pace per lui: da qualche giorno circolano sul web alcuni audio registrati da una ragazza con cui il giocatore avrebbe passato una notte di passione, che però – secondo il racconto della diretta interessata – non gli farebbe certo onore.

Nelle registrazioni vocali della sconosciuta si apprende del comportamento sopra le righe e sfacciato di Nicolò Zaniolo che avrebbe fatto capire i suoi intenti subito dopo essersi presentato alla ragazza. Quest’ultima, del tutto consenziente, avrebbe quindi accettato l’invito del calciatore, ma l’esito della loro serata non è stato poi dei migliori. Dopo essere usciti dal locale in cui si sono incontrati, infatti, Zaniolo avrebbe insistentemente cercato un anfratto dove consumare un rapporto…

La ragazza negli audio afferma che il calciatore sia una persona paranoica che si guarda spesso le spalle per non essere riconosciuto da fan e haters, ma non è tutto: dopo aver trovato un posto in cui appartarsi, infatti, il centrocampista sarebbe stato egoista al punto di ricevere un rapporto orale e di dedicarsi per solamente cinque minuti alla sua partner. Nel racconto della giovane, inoltre, si apprende che il giocatore di calcio non si presentasse nelle migliori condizioni intime.

Nemmeno a dirlo: gli audio su Nicolò Zaniolo sono diventati virali, rimbalzando da un telefono all’altro della Capitale e non solo. La voce di questa ragazza è stata sulla cresta dell’onda dei trend sui social, Twitter in particolare. Nell’era della condivisione, però, qualche eccezione andrebbe fatta: siamo sicuri che la giovane sconosciuta si fidasse delle persone con cui ha condiviso la sua esperienza, ma è proprio necessario rendere sempre tutto pubblico?

Cosa sarebbe successo se la vittima fosse stata una donna?

Riempirsi la bocca con parole come “parità” non è abbastanza, se poi nel quotidiano pecchiamo noi in primis. La storia è questa: Nicolò Zaniolo, un giovanissimo e bellissimo ragazzo famoso e di successo, ha avuto un incontro occasionale con una ragazza romana, signora nessuno, conosciuta in un locale. Fra loro c’è stata attrazione e hanno concluso la serata insieme. Ora però quelle ore sono diventate di dominio pubblico: tutti sappiamo cosa è successo fra loro e in quali condizioni si presentassero le parti intime dell’attaccante della Roma. Ne sentivamo il bisogno? Ovviamente no.

Ci si può nascondere dietro la goliardia, dietro alle battute bontempone di tifosi e curiosi che apprendono del caso, ma fermandoci un attimo dovremmo riflettere: cosa sarebbe successo se un ragazzo avesse raccontato i dettagli della performance (evidentemente non esaustiva) di una donna? In altre parole: cosa staremmo dicendo oggi se l’audio fosse stato condiviso da Zaniolo e non dalla sua partner di una notte? La domanda è retorica poiché la teoria, e in questo caso anche la pratica, le conosciamo bene:

Non sarebbero bastate le scuse pubbliche del calciatore, non sarebbero bastati i post indignati dei più, non sarebbe bastato il silenzio stampa. E allora perché al contrario invece ci fa ridere? Nicolò Zaniolo ha 23 anni e supererà a testa alta la condivisione degli audio e dei relativi commenti da bar, ma in nessun caso dovrebbe essere giustificato essere messi alla berlina da chiunque abbia cinque minuti liberi da dedicare all’episodio del giorno.

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