Elly Schlein, chi è la segretaria del PD? Tutto sulla prima femminista alla guida di un partito

Elly Schlein chi è la prima donna femminista segretaria del Partito Democratico: età, pensiero, origini, carriera, genitori, compagna, studi

Elly Schlein è stata eletta nuova segretaria del Partito Democratico, un evento rivoluzionario per la politica e la sinistra italiana; femminista, attivista delle cause ambientali, pro aborto e intenzionata a fare una vera opposizione al governo di Giorgia Meloni,  scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul suo conto e le sue intenzioni lavorative.

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Con il 53,80% delle preferenze, il nuovo volto del PD ha vinto le primarie battendo Stefano Bonaccini, superando le aspettative e i pronostici delle ore precedenti agli scrutini. Nei circoli, dove votano solo gli iscritti al partito era stata data per spacciata, ma ha ribaltato i risultati con il voto di chi ha creduto in lei.

Età: quanti anni ha? Di dove è?

Elly Schlein ha 37 anni: è nata il 4 maggio 1985 a Sorengo, un piccolo villaggio situato a ovest di Lugano, nel Cantone Ticino in Svizzera. Da domenica 26 febbraio 2023 è la prima donna italiana a capo del partito democratico, ha cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera.

Vero nome

Elly è un soprannome, mentre il suo nome unisce quello delle due nonne: la materna Elena e la paterna Ethel, di origine lituana.

Genitori: chi è il padre? Chi è la madre? Che lavoro fanno? Origini del nonno

Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita. Gli avi paterni di Elly Schlein erano infatti originari di Żółkiew, un villaggio vicino a Leopoli, allora parte dell’Impero austro-ungarico e oggi situato in Ucraina. Al loro arrivo a Ellis Island il nonno mutò il cognome originario: da Schleyen a quello attuale.

La madre è Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. È nipote dell’avvocato antifascista e partigiano Agostino Viviani, che fu senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato e, dal 1994 al 1998, membro laico del Consiglio superiore della magistratura (CSM) in quota Forza Italia[8][9],

Sorella Susanna e fratello Benjamin: chi sono?

Elly Schlein, nuova segretaria del PD, ha un fratello e una sorella. Il maggiore Benjamin Schlein è un matematico ed è nato nel 1975. Mentre la sorella si chiama Susanna Schlein, è nata nel 1978 e come la nuova segretaria del PD vanta un ruolo molto importante: è primo consigliere diplomatico all’Ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Tirana.

Laurea: che studi ha fatto?

Schlein è arrivata in Italia a 19 anni e si è stabilita a Bologna, dove ha studiato giurisprudenza. In quegli anni è diventata politicamente attiva: fu eletta due volte nel Consiglio di facoltà come rappresentante degli studenti, e nel 2008 partecipò come volontaria della campagna elettorale di Barack Obama. Nel 2011 si è laureata in giurisprudenza con una tesi sulle persone straniere detenute nelle carceri italiane.

Carriera in politica: come ha iniziato?

Dopo una breve carriera come giornalista di cinema, nel 2013 Elly Schlein diventa la figura di rilievo di OccupyPD, un movimento formato da giovani attivisti e attiviste del partito democratico che si opponevano all’eventualità di un governo di larghe intese con il centrodestra.

Con il suo lavoro, Schlein riuscì a farsi notare e riuscì ad entrare nella direzione nazionale del partito e poi a candidarsi a 29 anni alle europee: nel maggio del 2014 ottenne 53mila preferenze.  Al Parlamento Europeo Schlein si è occupata soprattutto di immigrazione.

La rottura con Civati e il PD

Nel 2015 Elly Schlein esce dal Partito Democratico, in polemica con la svolta imposta al partito da Matteo Renzi per unirsi a Possibile, il partito di sinistra fondato da Pippo Civati, da cui si allontanò progressivamente.

Nei mesi precedenti alle elezioni europee del 2019 tentò di mettere insieme una lista unitaria di sinistra che si presentasse come un progetto innovativo, altrimenti non si sarebbe ricandidata alle elezioni europee. E in effetti non lo fece, nonostante le richieste del segretario dell’epoca Nicola Zingaretti.

Elly Schlein, integerrima, spiegò che non si sarebbe sentita a suo agio né in una delle varie liste alla sinistra del PD né dentro il partito stesso:

Non volevo e non potevo fare scelte che sarebbero, al contrario, estremamente divisive, anche tra le persone e realtà con cui ho lavorato fianco a fianco

Le elezioni in Emilia Romagna

Nelle settimane successive alle elezioni europee Elly Schlein iniziò a lavorare alla lista con cui si sarebbe presentata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Ottenne il 3,77 per cento del totale. Vinse Stefano Bonaccini, confermandosi per un secondo mandato consecutivo, che la nominò vicepresidente affidandole la delega al welfare e alle politiche per il clima. Ruolo da cui si è dimessa dopo essere diventata deputata nel settembre 2022.

Le ultime mosse in politica

Alle politiche dello scorso settembre si è candidata alla Camera dei deputati come indipendente nelle liste del PD, in posizione di capolista in un collegio plurinominale in Emilia Romagna. Fa parte della commissione Affari costituzionali.

Il pensiero

Elly Schlein è una convinta federalista in ambito di politiche europee: crede che le istituzioni europee debbano assumere una sempre maggiore quota di poteri, sottraendoli agli stati nazionali.

I temi principali della sua politica riguardano lavoro e precarietà, diritti, giustizia sociale e ambientale. Aveva difeso il reddito di cittadinanza e ora lotta per ottenere il salario minimo, si è opposta alle trivelle nel mare, punta al sostegno alle piccole e medie imprese e alla transizione ecologica.

Potete seguire il suo lavoro attraverso la sua pagina Instagram cliccando QUI.

La prima femminista segretaria di un partito

Elly Schlein è la prima donna femminista della storia che diventa segretaria di un partito, in questo caso del PD. La sua campagna e i suoi obbiettivi politici ruotano attorno al congedo paritario per i padri, il diritto all’aborto e alla parità salariare.

I prossimi cinque anni saranno decisivi  saremo sempre dalla stessa parte, quella di chi crede in un campo ecologista, progressista e femminista

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Compagna

Non ci sono informazioni in merito all’identità della sua attuale compagna. A inizio dicembre da Daria Bignardi aveva dichiarato:

Premetto che di solito non parlo mai della mia vita privata, sono molto riservata però faccio un’eccezione: sì sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato: ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta…

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