Maurizio Costanzo, nonno innamorato dei suoi nipoti: sapete chi sono?

Cosa sappiamo circa i nipoti di Maurizio Costanzo? Il conduttore ne aveva ben quattro, nati dai primi due figli.

Maurizio Costanzo è stato un grande giornalista, un famoso e abile conduttore, ma anche un nonno innamorato dei suoi nipoti: ma chi sono?

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Il noto presentatore ha avuto diverse storie d’amore; dalla seconda – quella con Flaminia Morandi – sono nati due figli: Camilla e Saverio. Entrambi hanno regalato due nipotini a Costanzo. Gabriele, l’ultimo figlio del conduttore, adottato nel 2004 insieme a Maria De Filippi, oggi ha 31 anni e non è ancora diventato padre.

Chi sono i nipoti di Maurizio Costanzo?

Maurizio Costanzo ha avuto quattro nipoti, nati dai figli del conduttore, Camilla e Saverio. I nomi dei piccolini sono Brando, Nina, Bernardo e Tito, ma cosa sappiamo di loro? Prima di compiere 80 anni, il noto giornalista fu intervistato da sua moglie Maria De Filippi e in quell’occasione raccontò di essere innamorato dei bambini e che diventare nonno per lui è stato un grande traguardo. Brando e Nina sono i figli di Camilla Costanzo, la primogenita del più famoso Maurizio. Bernardo e Tito, invece, sono i figli di Saverio, secondogenito del giornalista.

Maria De Filippi e Camilla Costanzo hanno litigato?

Sembra che il rapporto fra Maria De Filippi e Camilla Costanzo non sia del tutto idilliaco: un indizio che sembra fondamentale per avallare questa tesi è il fatto che la figlia del noto giornalista lavori come autrice e sceneggiatrice per la Rai e non per la Fascino, l’azienda della conduttrice di Uomini e Donne per cui invece lavora il terzogenito di Maurizio Costanzo, Gabriele.

Sembra, comunque, che Maria e Camilla non intrattengano chissà quale rapporto, sia umano che lavorativo. Circa il legame (inesistente, a quanto pare) fra sua figlia e la sua ultima moglie, il presentatore non ha mai speso una parola, ma al contrario – parlando di Gabriele – invece al Corriere aveva detto quanto segue:

Lavora con Maria e sono molto uniti. Gabriele ha rafforzato il mio profondo rapporto con Maria. Lo ricordo quando aveva dodici anni. L’emozione provata quando mi chiamò “papà” per la prima volta fu enorme. All’inizio era un rapporto genitore-figlio diverso. Poi è diventato lo stesso degli altri figli, avuti naturalmente. Penso che sia stato un miracolo che ci è capitato.

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