Cosa è successo ad Alex Schwazer? La drammatica storia ha a che vedere con la sua squalifica dalle Olimpiadi!
Alex Schwazer è un noto volto sportivo, nonché il vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008. La sua storia, come molti sapranno, è purtroppo caratterizzata da un brutto episodio: il suo coinvolgimento in un caso di doping che gli è costato la squalifica fino al 2024.
La storia di Alex Schwazer è molto complicata: la positività al doping fu riscontrata in due casi, uno a distanza di quattro anni dall’altro. Nella seconda occasione, però, ci furono prove eclatanti di una manipolazione di campioni prelevati: ancora oggi, infatti, lo sportivo è convinto di esser stato vittima di un complotto internazionale. Come afferma anche nel documentario targato Netflix uscito proprio nelle ultime settimane.
La prima volta in cui Alex è risultato positivo al doping è stata nel 2012, alla vigilia dei giochi olimpici di Londra. Il controllo in quel caso fu fatto a sorpresa dall’Agenzia Mondiale Antidoping: in quell’occasione Schwazer fu escluso dalle Olimpiadi e dovette riconsegnare pistola e tesserino al Centro Sportivo dei Carabinieri di cui faceva parte. Inoltre per lui arrivò la squalifica per ben tre anni e sei mesi, voluta dal Tribunale Nazionale Antidoping nel 2013.
Nel 2014, poi, Alex Schwazer ammise le sue colpe di fronte alla Procura di Bolzano, patteggiando per una squalifica di soli 8 mesi e una multa di 6mila euro. Qualche mese dopo, però, il Tribunale Nazionale Antidoping aggiunse tre mesi alla sua pena poiché lo sportivo due anni prima aveva evitato i controlli che prevedevano alcuni prelievi di campioni biologici. A quell’epoca Alex era impegnato con Carolina Kostner, pattinatrice sul ghiaccio e medaglia d’oro ai Giochi Invernali del 2014.
La storia di Alex Schwazer
L’ex fidanzata di Alex Schwazer aveva dichiarato che lo sportivo non era in casa al momento dei prelievi biologici, ma la dichiarazione risultò poi essere falsa. Carolina Kostner, dunque, fu indagata e coinvolta nelle vicende giudiziarie del compagno, ottenendo una squalifica di un anno e 4 mesi per complicità. Il marciatore, comunque, ha scritto una biografia dal titolo Dopo il traguardo, ammettendo di aver mentito molte volte alla sua ex fidanzata nel periodo in cui sono stati insieme.
Il motivo? Così facendo sarebbe riuscito a viaggiare per doparsi senza che lei lo venisse a sapere. La loro storia d’amore, iniziata nel 2007, arrivò a un binario morto nel 2012. Dopo tutto il marasma creato attorno alle prime denunce per doping, comunque, Alex avrebbe dovuto gareggiare ai Giochi di Rio de Janeiro, che si sarebbero tenuti nel 2016. Per lui quella era l’occasione del riscatto, ma a meno di due mesi dal suo ritorno ufficiale, arrivò una seconda positività…
La seconda denuncia per doping
Lo staff di Alex Schwazer ha rigettato ogni accusa, sostenendo che il testosterone rilevato negli esami era minimo e non si poteva dunque imputare a un effetto dopante. Anche l’avvocato del marciatore – all’epoca – ritenne che i campioni biologici prelevati fossero stati manipolati. Anche in quell’occasione, però, lo sportivo fu escluso dalle Olimpiadi, anche se – almeno – il procedimento giudiziario ebbe una svolta decisiva. Il Tribunale di Bolzano, nel 2021, ha archiviato il caso.
I campioni manipolati
Nei campioni di urine presnetati da Alex Schwazer ci sarebbe un’eccessiva presenza di DNA e secondo i RIS questo confermerebbe un’anomalia e dunque una possibile alterazione. Nel 2021 si è dichiarato che lo sportivo non sia colpevole di aver commesso il fatto, ritenendo quindi “accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati”.
Nonostante questo, tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping non ha consentito a Schwazer di prendere parte alle Olimpiadi di Tokyo del 2021. Oggi, comunque, lo sportivo è un allenatore di podisti amatori e questo è l’unico modo che ha trovato per rimanere ancorato al mondo del suo amato sport. Lui e il suo allenatore Sandro Donati hanno deciso di raccontare lo scandalo che li ha coinvolti nel documentario di Netflix, disponibile da settembre del 2023 sulla piattaforma.
La carriera, purtroppo, è ormai stata stroncata: nel 2028 – durante le prossime Olimpiadi – Alex avrà 44 anni e non è ritenuto abbastanza giovane per poter partecipare ai Giochi Olimpici. Nonostante tutto, comunque, avrà modo di riscattarsi durante il percorso nella casa del Grande Fratello 2023, di cui è un concorrente ufficiale.