Dove sono andati gli italiani per il ponte di Ognissanti? Quali mete hanno preferito?

Sapete dove sono andati gli italiani durante il ponte di Ognissanti? Ecco quali sono state le mete preferite...

Con l’arrivo dell’autunno, il ponte di Ognissanti si conferma uno degli appuntamenti più attesi per chi desidera un breve periodo di evasione prima dell’inverno. Quest’anno, gli italiani hanno dimostrato un crescente interesse per le mete nazionali, preferendo soggiornare entro i confini del Bel Paese per approfittare delle meraviglie che l’Italia ha da offrire. In un periodo in cui il turismo esperienziale è sempre più valorizzato, la scelta di città d’arte, borghi storici e paesaggi naturali riflette un desiderio diffuso di un doppio arricchimento, sia culturale che orientato al benessere.

Secondo Holidu, portale dedicato alle case vacanze, le mete italiane dominano in modo netto le preferenze di quest’anno, con ben 27 destinazioni nazionali su un totale di 30. La Holidu è guidata dalle più importanti città d’arte, come Roma e Firenze, seguite da mete interessanti che, pur con un profilo meno noto, riescono a stupire per bellezza ed unicità. Firenze si conferma una destinazione di punta, amata per l’immensa eredità culturale e la raffinatezza dei palazzi rinascimentali, al pari della Capitale, città dall’intramontabile fascino millenario

Tra le altre mete che hanno ben figurato possiamo citare Lucca, ormai famosa a livello internazionale anche grazie al Lucca Comics & Games, evento dedicato agli appassionati di fumetti, videogiochi ed in generale amanti della cultura pop, che attrae turisti da tutto il mondo. Il festival ha contribuito a trasformare la città in una tappa obbligata per gli amanti del genere, aumentando il richiamo turistico e, con esso, le prenotazioni di alloggi per il ponte.

Dal punto di vista regionale, emerge chiaramente il predominio della Toscana, che vanta ben sette città in classifica. La regione è amata sia per i paesaggi naturali che per l’arte, senza dimenticare l’abbondanza di esperienze enogastronomiche che essa è in grado di offrire. La Toscana è seguita dalla Lombardia e dal Veneto: grazie a città come Milano e Venezia, le due regioni confermano la grande attrattiva per chiunque ricerchi una pausa sofisticata, ricca di cultura ed intrattenimento.

Interessante è anche il caso di regioni come l’Umbria e il Lazio, spesso trascurate ma sempre più amate per le destinazioni di nicchia che offrono. Assisi ha un centro medievale incantevole, dominato dall’atmosfera spirituale che permea il posto, una scelta classica che coniuga tranquillità, arte, storia ed introspezione, mentre Viterbo, che possiede un bel centro storico e le famose terme, riesce a coniugare perfettamente relax ed interessi culturali.

A fronte di una netta preferenza per le mete nazionali, alcuni italiani hanno optato comunque per l’estero, mettendo ai primi posti destinazioni come Barcellona e Parigi. La capitale transalpina, pur rimanendo una meta d’élite, si attesta come una delle destinazioni più costose in assoluto, con un prezzo medio per notte di 362 euro, mentre Barcellona, con un costo medio di 287 euro, resta una destinazione valida per combinare arte, spiagge ed una vivace vita notturna.

Il report di Holidu ha evidenziato inoltre il cambiamento nelle abitudini di soggiorno degli italiani, con la durata media delle vacanze che si è attestata intorno ai due o tre giorni. il trend riflette il bisogno crescente di brevi pause rigeneranti, senza allontanarsi troppo o incorrere in spese eccessive: la scelta di soggiorni brevi permette di godere di un po’ di riposo e di scoprire nuove località senza troppo impegno economico.

Il ponte di Ognissanti ha rivelato una nuova consapevolezza tra i viaggiatori italiani: non serve andare lontano per trovare una fuga che sia allo stesso tempo rigenerante e profonda. Ogni città, borgo e paesaggio scelto sembra parlare di un bisogno collettivo di riconnessione con il territorio, come se la bellezza fosse diventata un mezzo per riscoprire radici e identità. Questa preferenza per le mete italiane non è solo una questione di prossimità: è una dichiarazione d’intenti. Nell’epoca del turismo mordi e fuggi, forse stiamo imparando a viaggiare meno per visitare e più per appartenere.

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