Cosa è successo a Edoardo Bove? Il suo malore improvviso in campo desta sospetti nel mondo del calcio: ecco perché
Edoardo Bove rimane sotto osservazione dopo il malore in campo avvertito durante il match Fiorentina-Inter, ma come sta oggi?
Edoardo, al minuto 17 della partita che stava disputando in forza alla Fiorentina, è crollato a terra dopo aver barcollato per qualche secondo. I calciatori vicino a lui, della squadra rivale e non solo, hanno immediatamente chiesto lo stop del match, accorrendo per coprire il corpo del 22enne che si era accasciato sul campo.
I giocatori, i dirigenti sportivi e i tifosi tutti si sono subito allarmati e nel video è possibile vedere la reazione sconvolta dei presenti, che – fra le lacrime – hanno richiesto urlando a squarciagola l’intervento dei paramedici a bordo campo. A questo punto, dunque, recuperato Bove, l’ambulanza è corsa in direzione Careggi. La partita è stata sospesa definitivamente.
Il malore in campo di Edoardo Bove ha ricordato ai tifosi presenti e a quelli da casa la triste vicenda di Davide Astori, morto nel sonno a soli 31 anni durante una trasferta. Per fortuna, l’epilogo per il 22enne è stato decisamente diverso e oggi può essere dichiarato fuori pericolo, ma cosa succede nel mondo del calcio?
Come sta Edoardo Bove?
I primi bollettini medici riportavano una condizione stabile di Edoardo Bove; il calciatore è stato posto in coma farmacologico per permettere al suo organismo di riprendersi al meglio e – nel frattempo – riposare. Sulle sue condizioni di salute, poco dopo il ricovero, l’Ospedale di Careggi aveva fatto sapere quanto segue: “I primi accertamenti cardiologici e neurologici hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio”.
A cosa è dovuto il malore?
Secondo le prime indagini, il malore improvviso di Edoardo Bove potrebbe esser stato dovuto a un arresto cardiaco a torsione di punta con contusione del torace. Questo tipo di aritmia è associato o a fattori scatenanti, come il forte sforzo fisico, o a condizioni genetiche come afferma anche la cardiologa Silvia Priori: “Alcune persone nascono con un’anomalia genetica che provoca il prolungamento dell’intervallo QT causando una malattia chiamata sindrome del QT lungo”.
Il Messaggero, poi, ha raggiunto il medico sportivo dell’SS. Lazio, Ivo Pulcini, che ha ribadito un concetto tanto banale quanto fondamentale: “Se dovessero essere riscontrate aritmie, andrebbe valutato con diverse prove da sforzo, ciclo ergometro, elettrocardiogramma, TAC coronarica e risonanza magnetica-cardiaca”. Ancora, poi, ha specificato che ai calciatori con aritmie gravi è spesso consigliato l’uso di un defibrillatore sottocutaneo.
Sempre Pulcini, raccontando la sua esperienza, riporta un caso emblematico – in questo senso – risalente al 2019: “Io visitai un giocatore importantissimo, che oggi sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A, ma lo ritenni non idoneo. Fu visitato in tre cliniche differenti, ma il mio no rimase fermo”.
Come si è salvato Bove?
L’intervento tempestivo di Danilo Castaldi su Edoardo Bove – secondo Pulcini – è un esempio chiave di come la formazione di primo soccorso possa fare la differenza e salvare letteralmente la vita a qualcuno: “La Lazio gli ha insegnato quel primo soccorso che è patrimonio culturale di tutti i giocatori del club. Danilo ha un certificato internazionale dell’ACLS American Heart Association per soccorrere le persone in qualunque situazione di emergenza”.
Il video del malore in campo
Di seguito il video del malore in campo di Edoardo Bove. Ne sconsigliamo la visione a un pubblico sensibile.
Immagini inedite di #Bove:
Rivivere quei momenti fa venire i brividi. Ricordo ancora la diretta, quella scena mi ha gelato il sangue. È stato difficile guardare, difficile credere a quello che stava accadendo.
Adesso, però, sapere che Bove sta meglio è una gioia immensa.Forza… pic.twitter.com/btZj0533db
— Lord Henry Wotton (@LordHarryBlog) December 2, 2024