Vittorio Feltri ha avuto il cancro al seno: sapevate che colpisce anche gli uomini?

Sapere che Vittorio Feltri è stato colpito da un raro caso di cancro al seno? Dettagli sconvolgenti confessati da lui stesso!

Vittorio Feltri ha avuto la diagnosi di cancro al seno, tumore che colpisce anche gli uomini. Scopriamo tutto sulla salute del giornalista!

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Ebbene sì, Vittorio Feltri stesso nel marzo 2022 ha rivelato di aver avuto il cancro. La sua è una forma di tumore che colpisce generalmente le donne, eppure viene diagnosticata anche a una minima percentuale maschile. Ecco tutto quello che è accaduto al famoso fondatore di Libero!

Vittorio Feltri ha avuto il cancro al seno

A intervento avvenuto, Vittorio Feltri ha confessato tramite un editoriale di essersi sottoposto a un “intervento per la rimozione di un carcinoma mammario” e di dover seguire le terapie oncologiche.

Diagnosticato nel mese di febbraio 2022, il giornalista è stato operato il primo marzo: “Mi hanno trovato un nodulo al seno. Pur essendo un maschio ho un tumore tipico delle donne, roba da matti, io che di femminile non ho assolutamente nulla. Pur non avendo le tette mi è venuto il cancro alle tette”.

Il cancro al seno colpisce anche gli uomini

Dalle dichiarazioni di Vittorio Feltri, si è compreso quanto il mondo sia poco informato sul cancro al seno. A tal proposito sorge una riflessione importante: “Perché le campagne di sensibilizzazione si rivolgono solamente al pubblico femminile e non anche a quello maschile?”.

Purtroppo il tumore alle mammelle, generalmente considerato esclusività delle donne, può colpire, con un’incidenza inferiore, anche gli uomini.

L’uomo, infatti, possiede il tessuto mammario e, fino alla pubertà, il seno è uguale nei due sessi. Gli ormoni che fanno crescere il seno, gli estrogeni, inizialmente sono alti sia nelle femmine sia nei maschi. Nel momento dello sviluppo, negli uomini aumenta il livello dell’ormone testosterone che blocca la crescita del seno. In altre parole non si formano i lobuli, che costituiscono la ghiandola mammaria e i pochi dotti presenti, i canali che portano il latte al capezzolo, non si sviluppano.

Sintomi

Nelle fasi iniziali, generalmente, il tumore al seno non provoca dolore e non presenta sintomi particolari. L’unico campanello d’allarme è la formazione di noduli non dolorosi. Tali forme nodulari possono essere riconoscibili al tatto, come anche potrebbero risultare visibili.

Solitamente il nodulo compare al centro del seno, vicino al capezzolo. Possono essere riconosciuti da “cambiamenti della pelle che si arrossa o che cambia aspetto, da secrezioni dal capezzolo (spesso con presenza di sangue), da una tensione o sensazione di stiramento e/o retrazione del capezzolo, da un ingrossamento dei linfonodi sotto l’ascella”.

Tutto quello che c’è da sapere

La maggior parte delle informazioni che abbiamo sulla diagnosi e sul trattamento del tumore al seno provengono dall’esperienza di medici in riferimento al mondo femminile.

L’iter diagnostico è il medesimo di quello previsto per il tumore al seno femminile. Vengono quindi eseguiti la mammografia, l’ecografia e la biopsia. La scelta della cura dipende da diversi fattori, come la posizione della massa tumorale, la sua diffusione ad altri organi e le caratteristiche del paziente.

Poiché il tumore al seno maschile è spesso silente, è importante la prevenzione. Gli specialisti consigliano di effettuare controlli annuali al seno con l’autopalpazione e dopo i 50 anni sottoporsi a ecografia, soprattutto se in famiglia ci sono già casi di carcinoma mammario.

Come sta oggi Vittorio Feltri?

Dopo l’intervento chirurgico al seno, Vittorio Feltri stesso ha svelato il suo stato di salute, raccontando di aver ripreso le normali attività professionali e mantenuto uno stile di vita sano: “Il tumore al seno è stato una piccola cosa, quello che mi ha sorpreso è che non ho niente di femminile, eppure, il cancro mi è venuto al seno. Comunque, dopo l’operazione, mi sono rivestito e sono andato al giornale a scrivere un pezzo. Ora mangio poco, ho meno appetito. Ma bevo uguale: da sempre mezzo bicchiere di vino bianco prima di pranzo e cena; a cena, massimo un bicchiere e mezzo di rosso e, la sera, un dito di whisky. Dormo 11 ore: vado a letto alle dieci e mi alzo alla nove. Senza sonniferi, gocce, niente. Poi vado in ufficio e mi metto a scrivere. Invecchiando, sono diventato più veloce: per un articolo, impiego al massimo 40 minuti”.

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