Cosa ha detto Fabio Caressa sul suo passato? C'entra Benedetta Parodi? La confessione sorprende tutti, ma non è come sembra...

Fabio Caressa ha fatto una confessione sul suo passato; riguarda Benedetta Parodi? A quanto pare no, ma la rivista per ragazzi, Cioè, sì…
Di recente si è sparsa a macchia d’olio la notizia circa la chiusura della storica rivista per giovanissimi; in realtà però non è così: inizialmente Cioè nasceva come un settimanale, poi come un quindicinale e infine, da ora in poi, sarà in edicola…ogni tanto.
Ad avallare questa ipotesi ci ha pensato il profilo Instagram della rivista, ma cosa c’entrano Fabio Caressa e la moglie Benedetta Parodi?
La rivista Cioè chiude?
Il profilo Instagram di Cioè ha dichiarato quanto segue: “Ciao Amica quest’anno abbiamo deciso di allungare un po’ le nostre vacanze. Sicuramente ne avevamo bisogno per ricaricarci, ma volevamo anche pensare a cosa fare nelle prossime settimane. Forse te ne sarai già accorta, ma per il nuovo numero di Cioè stai aspettando più del solito. Niente panico”.
Fonte: Cioè
E ancora: “Arriverà, anche molto presto! Dopotutto c’è un certo Festival che si avvicina e che ci appassiona da sempre. In questo 2025 ci vedremo un po’ meno in edicola, ma ci troverai sempre qui, pronti a chiacchierare con te, a raccontarti curiosità e ad avvisarti ogni qual volta potrai trovare nuovo numero di Cioè in edicola!“.
Fonte: Cioè
Cosa c’entrano Fabio Caressa e Benedetta Parodi?
Insomma, Cioè non chiude e ne siamo tutti contenti, ma cosa ha detto ieri Fabio Caressa al Corriere della Sera? Quando aveva solamente 16 anni, quindi ben prima che conoscesse Benedetta Parodi, il giornalista ha lavorato per la mitica rivista per ragazzi, a tre anni dall’uscita del primissimo numero. Il marito di Benedetta Parodi ha raccontato un aneddoto interessante…
Ecco le sue parole: “Avevo 16 anni. Studiavo al liceo classico e dicevo agli amici: vorrei scrivere. Qualcuno era nell’editoria, mi hanno indirizzato: cercavano giovani leve. Il mio compito erano le lettere. “Sono tal dei tali (erano quasi sempre firme femminili), ho incontrato il vip tal dei tali”. Tutto rigorosamente inventato”.
E ancora: “La bugia più grossa? «Quella della ragazza che incontra Bono Vox a Trinità dei Monti, “un po’ mascherato per non farsi riconoscere”. Come no!? Se Bono in quel periodo si fosse presentato a Trinità dei Monti sarebbe stato il delirio. A modo mio inventavo storie. Comunque ho fatto anche interviste vere: la prima ad Alberto Fortis“.
Insomma, se qualcuno negli anni se lo è chiesto, la risposta è sì: le lettere di Cioè erano completamente inventate!