Vivo per lei è una delle canzoni italiane tra le più apprezzate non soltano in Italia ma anche nel resto del pianeta. Chi è il suo autore?

Vivo per lei è una canzone italiana conosciuta in tutto il mondo, portata al successo da Andrea Bocelli e da Giorgia? Eppure in pochi conoscono il nome dell’autore. Ecco chi è!
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Può succedere che di una canzone arrivata al successo internazionale si conosca benissimo l’interprete mentre si ignora chi ne ha scritto il testo. È quello che accade con Vivo per lei, brano cantato magistralmente da Andrea Bocelli e Giorgia ma di cui ne è autore Gatto Panceri.
Gatto Panceri dal 1996, anno del lancio di Vivo per lei, riceve i diritti SIAE per le parole e lui stesso ha confessato: “Campo con i diritti di Vivo per lei ma nessuno sa che l’ho scritta io!”.
Cosa fa oggi l’artista? Scopriamo tutto di seguito?
Sapete chi ha scritto “Vivo per lei” di Bocelli e Giorgia?
A scrivere Vivo per lei, una canzone così famosa a livello planetario, è stato Gatto Panceri, un musicista molto conosciuto in Italia dagli addetti ai lavori. Oltre a interpretare i brani da lui composti, Panceri è autore di molte canzoni portate al successo da altri cantanti, tra cui Giorgia.
Nata all’inizio degli anni Novanta, inizialmente Vivo per lei era destinata al gruppo O.R.O. (Onde Radio Ovest). In un secondo momento è stata rielaborata per Andrea Bocelli che ha saputo interpretarla magistralmente al punto da portarla al successo internazionale. Gatto Panceri stesso ha svelato i retroscena: “L’ho composta mentre ero in auto. Era il 1996, collaboravo già con Giorgia, il manager Torpedine mi chiama e mi dice: c’è questo giovane davvero bravo, ha un repertorio lirico, trova qualcosa che si adatti alla sua vocalità. Ho pensato al mio amore per la musica ed è nata “Vivo per lei”. […] I diritti di quel brano mi consentono di scrivere la mia musica con più serenità, senza l’angoscia di dover sfornare per forza tormentoni o piegarmi alle mode del momento”.
Anche se gran parte del pubblico ignora che Panceri sia l’autore della canzone, ancora oggi i diritti d’autore di Vivo per lei sono fonte di reddito essenziale per l’autore.
La confessione di Gatto Panceri
Grazie all’intuito di Gatto Panceri, capace di scrivere un brano immortale, Vivo per lei fin dal suo lancio nel 1996 ha conosciuto un successo senza eguali. Andrea Bocelli ha interpretato il brano in diverse lingue, duettando con artisti di grande fama, come Judy Weiss, Hélène Ségara, Marta Sánchez, Sandy Leah Lima e Sharon Grand, arrivando nelle prime posizioni delle classifiche di Belgio, Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera.
Ecco chi è
Registrato all’anagrafe con il nome vero di Luigi Giovanni Maria Panceri, il cantautore è nato a Monza il 26 maggio 1962 Gatto Panceri e ha 62 anni. Innamorato della musica fin da giovanissimo, si è diplomato presso il Conservatorio di Milano in chitarra, armonia e composizione.
Nel 1989 inviò a Mina il demo di una sua canzone, Canterò per te e la cantante decise di inciderla nel suo album Uiallalla. Questa per Gatto Panceri fu una grande occasione, capace di farlo conoscere al grande pubblico che gli permise di firmare il suo primo contratto discografico.
Nella sua carriera ha scritto per diversi cantanti, anche se il suo successo maggiore è la canzone Vivo per lei, grazie alla quale percepisce ancora i diritti d’autore che gli consentono di avere una sostanziosa rendita economica, anche a distanza di trent’anni.
Cattolico osservante, Gatto Panceri da diversi anni collabora con la CEI come docente della Hope Music School, una scuola di musica per giovani fondata in seno alla Conferenza Episcopale Italiana, ideata sostanzialmente per “formare giovani cantautori attenti a trasmettere un messaggio cristiano nei loro testi”.
Che fine ha fatto Gatto Panceri?
Gatto Panceri continua a dedicarsi alla musica. Ha deciso di trasferirsi in una zona di campagna, lontano dal traffico e immerso nella tranquillità del verde. In quel luogo ricorda le sue origini di suo nonno contadino e la passione per l’arte trasmessa da suo padre.
Adora suonare e comporre musica ma anche prendersi cura dei suoi adorati animali. Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha svelato: “Mio nonno era un contadino, lavorava sotto padrone. Mio padre invece faceva il decoratore, la vena artistica l’ho presa da lui. Nessuno sponsor, pochi aiuti, una volta non c’erano i talent, era più difficile, ma in qualche modo più vero. Quanto al resto, mi piace suonare e poi immergermi nel verde, prendermi cura della mia cavalla, dell’asino e di tre cani: Bocellina (in omaggio a Bocelli), Gasper e Kasa, pastore dell’Asia centrale che arriva dall’Ucraina, salvata dai bombardamenti”.