Enrica Bonaccorti credeva fosse depressione invece stava per morire «Era un problema al cuore»

Enrica Bonaccorti dall'inaspettata scoperta della malattia (iniziata con un prurito) all'operazione d'urgenza a cuore aperto: cosa è successo

Non che di depressione non si muoia, anzi sicuramente fa più vittime di tante altre malattie più comunemente accettate. Ma la storia Enrica Bonaccorti ci dimostra quanto sia difficile distinguere sintomi e possibili conseguenze.

La sua è una storia fortunata e a lieto fine, ma che sarebbe potuta andare molto diversamente. Partiamo dalla fine: Enrica Bonaccorti ha subìto una lunghissima operazione al cuore, durata ben otto ore, e che per capacità dei medici è andata a buon fine.

Ma la cosa incredibile non sta tanto nell’intervento, quanto nel mondo in cui l’attrice ha scoperto di averne bisogno. Se avesse aspettato o ignorato qualche strano segnale inviatole dal suo corpo, probabilmente non sarebbe qui oggi a raccontare quanto successo.

Enrica Bonaccorti malattia: cosa è successo?

Enrica Bonaccorti, 74 anni, ha recentemente subito un intervento d’urgenza a cuore aperto e ha condiviso la sua esperienza su Facebook, esprimendo la sua ansia e il senso di gratitudine per aver superato con successo questa difficile e inaspettatissima prova.

Nel suo lungo post, la donna racconta come è iniziato tutto. Un giorno di inizio luglio ha iniziato ad avvertire un forte prurito in tutto il corpo, che è peggiorato trasformandosi in macchie rosse e dolorose. Questo sintomo allarmante l’ha spinta a consultare un medico, il quale ha scoperto un calcolo a un rene, che non le aveva mai causato dolore.

Ma il vero problema risiedeva altrove. Né nella pelle, né in quelle strane macchie, né tantomeno al rene. Tutto partiva dal cuore!

L’intevento d’urgenza al cuore

I cardiologi, tra cui il Prof. Leo, il Prof. Saglia e il Prof. Giulio Speciale, insieme al Dr. Quintarelli, hanno fatto ulteriori esami sull’attrice e hanno scoperto un problema cardiaco grave. È emerso che le sue arterie erano completamente occluse e che aveva bisogno di un intervento urgente.

I medici hanno considerato inizialmente l’idea di inserire degli stent, ma poi hanno ritenuto necessario eseguire quattro bypass, utilizzando le vene delle gambe per ripristinare un flusso sanguigno adeguato al cuore. Questo è stato un complesso intervento a cuore aperto che è durato otto ore.

«Il prof Leo, il prof Saglia, e il prof Giulio Speciale, insieme al dottor Quintarelli, vengono da me col viso scuro per dirmi che c’è qualcosa che non va al cuore, serve una tac, poi una coronarografia, da cui stabiliscono che ho le arterie tutte ostruite, un paio di mesi e potevo andarmene».

È sorprendente notare che Enrica non aveva avvertito alcun sintomo significativo legato al suo cuore, tranne una grande stanchezza e affaticamento, che aveva attribuito all’età e ad una leggera depressione. Questa storia è davvero un miracolo e un monito sulla necessità di prestare attenzione alla salute cardiaca, anche in assenza di sintomi evidenti.

Seguici su Instagram