Giovanna Pedretti, chi è il marito e la figlia della ristoratrice?

Nello D’Avino insieme alla moglie Giovanna Pedretti ha gestito per oltre trent'anni la pizzeria Le Vignole

Nello D’Avino è il marito di Giovanna Pedretti, la donna titolare della pizzeria Le Vignole ritrovata morta nel fiume Lambro. Cosa c’entra la recensione finta con la tragedia della ristoratrice? Quale ruolo hanno nella vicenda Selvaggia Lucarelli e il suo compagno Lorenzo Biagiarelli? Scopriamo tutto di seguito!

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Ristoratrice lodigiana da oltre un trentennio, Giovanna Pedetti gestiva con il marito Nello D’Avino la pizzeria Le Vignole, un locale a conduzione familiare dove gustare ottimi piatti e trovare la giusta accoglienza.

Il tutto nella normalità, se non per una presunta recensione fake entrata a gamba tesa nella vita dei due coniugi in maniera del tutto tragica. La donna, infatti, domenica 14 gennaio 2024 è stata ritrovata priva di vita nel fiume Lambro, senza altro motivo apparente non riferito alla vicenda entrata nell’occhio del ciclone mediatico.

Quale misterioso motivo si cela dietro alla morte di Giovanna Pedretti che non ha lasciato nemmeno un messaggio di spiegazione o una lettere di addio ai suoi cari? Cerchiamo di dipanare l’intricata matassa che ha investito Nello D’Avino e la sua famiglia!

Tutto sulla famiglia della ristoratrice

A seguito della morte di Giovanna Pedretti, il procuratore di Lodi Maurizio Romanelli ha disposto l’autopsia del corpo e il sequestro dell’automobile da lei guidata, trovata nei pressi del fiume Lambro. Sono previsti anche accertamenti sia sul telefono sia sul computer della ristoratrice, con l’obiettivo di ricostruire la sua vita personale, e per scoprire la verità sulla presunta recensione fake.

Oggetto di analisi saranno persino i commenti negativi pubblicati sui social, indirizzati a Giovanna Pedretti. Questo per comprendere se i giudizi ricevuti siano stati la causa principale del suicidio della Pedretti. Intanto il marito, Nello D’Avino, non ha rilasciato nessuna dichiarazione, preferendo trincerarsi nel silenzio assoluto.

Marito e figlia di Giovanna Pedretti

Oltre al consorte Nello D’Avino, la ristoratrice della pizzeria Le Vignole ha lasciato anche una figlia, Fiorina D’Avino, pronta a difendere la memoria della madre dall’accanimento mediato. In particolare, la ragazza ha rivolto parole dure contro Selvaggia Lucarelli e il suo compagno Lorenzo Biagiarelli, rei di aver portato alla luce il caso della presunta recensione finta. Ecco le sue parole rivolte alla giornalista: “L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.

Ristorante Le Vignole

Giovanna Pedretti e suo marito Nello D’Avino lavoravano da oltre trent’anni nel ristorante Le Vignole, un locale a conduzione familiare situato nella cittadina di Sant’Angelo Lodigiano. Sulla pizzeria sono presenti nel web varie tipologie di recensioni, sia negative sia completamente positive, dove vengono esaltate la cucina, la qualità delle pietanze e la gentilezza dei gestori.

Recensione finta

Nell’occhio del ciclone è entrata proprio una presunta recensione finta, riferita al ristorante Le Vignole. Un cliente della pizzeria, infatti, sembrerebbe aver commentato con un lamentela, dichiarando di aver dovuto consumare la sua pizza vicino a un tavolo di due ragazzi gay e alla presenza di un ragazzo con disabilità che mangiava con difficoltà.

Nella recensione, tuttavia, l’avventore si complimentava anche con la pizzeria della signora Giovanna Pedretti e di suo marito Nello D’Avino poichè “la pizza era eccellente e il dolce ottimo”.

Non ha fatto scalpore soltanto la disumana e scortese recensione del presunto cliente ma anche la stizzita risposta della ristoratrice, risentita dall’insolente commento del consumatore. La moglie del gestore Nello D’Avino, infatti, alla presunta recensione fake, ha risposto con toni perentori e decisi, allontanando anche in futuro il cliente dalla sua pizzeria. Con queste parole, infatti, lo aveva congedato sperando di non vederlo più nel suo locale: “A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Noi non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali, men che meno sulla disabilità”.

Intervista TG3

Se in un primo momento la risposta della moglie di Nello D’Avino ha collezionato like, osannando Giovanna Pedretti al punto da equipararla a un’eroina, a bocce ferme si sono alzate le critiche contro la ristoratrice. Il perché è presto detto. Secondo alcuni la recensione in questione sarebbe stata del tutto falsa. Dopo Biagiarelli, anche alcuni giornali, tra cui Repubblica, il Corriere della Sera e persino Rai Tre sono intervenuti sulla questione, additando la ristoratrice come finta eroina del popolo.

Il commento apparso per recensire il ristorante, in effetti, presentava qualche incongruenza rispetto quanto appare su Google. Un giornalista del Tg Tre Rai ha raggiunto Giovanna Pedretti nella sua pizzeria Le Vignole per intervistarla sull’accaduto e lei ha negato categoricamente di essere coinvolta direttamente, raccontando, piuttosto, di essere forse finita in un tranello. Di seguito il servizio:

Il ruolo di  Selvaggia Lucarelli

Alla risposta di Giovanna Pedretti riferita alla pessima recensione del suo locale, Selvaggia Lucarelli ha replicato: “Ma poi (al di là del fatto che la notizia era pure falsa) ieri riflettevo anche su questa faccenda di glorificare una persona perché risponde a qualcuno che schifa disabili e gay di “non tornare nel mio locale”. Perché questo dovrebbe essere un gesto esemplare ed eroico? Abbiamo normalizzato tutto tranne la normalità”.

Dopo la notizia della morte della moglie di Nello D’Avino, la giornalista è tornata a parlare del caso, dichiarando che non ci sia stata alcuna gogna mediatica nei confronti della donna e che, quindi, questa circostanza non si può certo attribuire alla scomparsa prematura della signora. Ecco cosa ha detto tramite social la Lucarelli: “Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico. Era chiaramente falso al primo sguardo”.

E ancora: “Tutta la stampa italiana va dietro al primo che dà la notizia senza verificare. Tutta. Gli influencer la riprendono. La signora diventa eroina nazionale. La signora è la star del giorno. Qualcuno si prende la briga di fare debunking. Qualcuno dice che la notizia che è in home su tutti i giornali è falsa. Normale amministrazione ormai. Purtroppo. La signora viene trovata morta. A questo aggiungo che si sta parlando di gogna, ma di fatto non c’era manco stata questa gogna di cui si sta parlando sui social. Temo quindi che si sappia troppo poco dei pregressi, della storia personale. E i pregressi drammatici purtroppo ci sono, ma non è il momento di parlarne”.

Il ruolo di Lorenzo Biagiarelli

Ancora prima della compagna Selvaggia Lucarelli, era stato proprio Lorenzo Biagiarelli a far luce sulla presunta recensione fake rivolta alla pizzeria Le Vignole, gestita da Nello D’Avino e da sua moglie Giovanna Pedretti. Lo chef, infatti, ha dato il via a una precisa analisi su quanto scritto dal cliente e quanto risposto dalla titolare della pizzeria. Tramite Twitter, oggi X, Lorenzo ha scritto: “La notizia del giorno è quella di una pizzeria che riceve una recensione omofoba e abilista su Google, risponde con forza, pubblica lo screenshot sui propri social, riceve centinaia di commenti positivi e di recensioni a 5 stelle di incoraggiamento”.

E ancora: “La storia finisce su tutti i giornali. Eppure se diamo un’occhiata allo screenshot. Sembra falso. Il font della recensione, come quello della risposta, è diverso da quello usato da Google”.

Lorenzo Biagiarelli, infine, ha chiuso il suo tweet così: “Google Maps usa Product Sans, mentre questo è un altro. Le scritte di Google (‘risposta del proprietario’ ‘6 recensioni’, gli stessi loghi) sono sgranati, mentre il corpo del testo è perfettamente a fuoco. Alcune lettere escono dalla linea immaginaria tracciata dai tre puntini in alto. Sia la recensione che la risposta presentano simili errori di ortografia. Il più evidente è la minuscola dopo tutti i punti”.

Per concludere: “Sembrano scritte dalla stessa mano. Insomma, siamo sicuri che questo screenshot sia autentico? Se lo screen fosse davvero falso, ci troveremmo di fronte a parecchie implicazioni scomode. Non solo l’utilizzo di abilismo e omofobia come leva di marketing, ma anche l’inesistente controllo della veridicità del materiale digitale da parte della stampa”.

A seguito del ritrovamento del corpo di Giovanna Pedretti senza vita nel fiume Lambro, Lorenzo Biagiarelli ha replicato su Instagram, scagionando il suo operato precedente dall’accusa di aver creato odio sui social: “Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna, e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social’ dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima”.

Infine lo chef ha concluso: “Vi invito solo, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero fare pensare a un gesto estremo. lo, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose”.

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