Platinette parla della malattia «È soprattutto un disturbo mentale»

Platinette che malattia ha? Mauro Coruzzi racconta la sua storia, cosa è successo dopo l'Ictus e l'intervento chirurgico

Platinette ha rilasciato un’intervista molto intensa in cui parla apertamente della malattia che lo affligge da quasi tutta la sua vita. Il celebre conduttore radiofonico e televisivo, si è aperto su un argomento profondamente personale in un’intervista concessa ad Adnkronos in occasione della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo. Afferma di convivere con un problema di obesità grave sin dall’adolescenza, un peso che ha portato con sé fin da giovane.

Il suo rapporto con l’obesità ha radici profonde, risalenti a un evento doloroso della sua giovinezza: una delusione d’amore che ha segnato profondamente il suo percorso di vita quando aveva solamente 18 anni. È stato questo grande dolore emotivo a fungere da scintilla, avviando un ciclo di sofferenza fisica e psicologica che lo ha accompagnato per gran parte della sua esistenza.

Mauro Coruzzi: «Non è solo una malattia fisica»

Affrontare l’obesità non è solo una sfida fisica, ma anche un percorso emotivo complesso, caratterizzato da lotte interiori e sfide personali. Platinette ha deciso di condividere la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica delicata e spesso sottovalutata, evidenziando l’importanza di comprendere e supportare coloro che affrontano la stessa situazione.

«Lo ammetto, sono malato, l’obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica è soprattutto un disturbo mentale. I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori».

Per Platinette, combattere l’obesità richiede più di una semplice educazione sull’alimentazione e sull’attività fisica. Ammette di non essere riuscito a seguire questa strada da solo e critica il fatto che spesso i nutrizionisti propongano soluzioni dietetiche rigide e univoche, senza tener conto delle esigenze individuali.

Infine, conclude sottolineando che la dieta e l’attività fisica non sono sempre sufficienti per affrontare l’obesità e che esistono molteplici strade verso il recupero della salute. La sua testimonianza offre uno sguardo autentico e sfaccettato sui complessi problemi legati all’obesità e all’importanza di affrontarli con un approccio comprensivo e personalizzato.

Platinette: cosa è successo dopo l’ictus e l’operazione?

Platinette, nell’intervista, ha rivelato di conoscere bene se stesso e la sua propensione a ricadere nelle vecchie abitudini. Pur cercando di gestire la sua condizione nel modo migliore possibile, ammette di vivere in un costante equilibrio, lottando contro la dipendenza dal cibo.

Mauro Coruzzi ha affrontato il problema dell’obesità, cercando diversi approcci per perdere peso con il supporto di una nutrizionista. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, ha dovuto alla fine ricorrere alla chirurgia bariatrica. Coruzzi ha rivelato che questa decisione è stata fondamentale per la sua sopravvivenza, specialmente dopo aver subito un ictus ischemico il 14 marzo 2023.

Nonostante l’intervento chirurgico abbia avuto un ruolo cruciale nella sua vita, Platinette ha sottolineato che non può essere considerato un semplice sostituto della dieta e che non può essere eseguito ripetutamente. Ha chiarito di non essere un buon esempio in questo senso, riconoscendo apertamente di avere un rapporto molto complesso con l’alimentazione.

«Certo, l’intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l’alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio anche se dopo l’ictus mangio molto meno».

La testimonianza di Platinette offre uno sguardo autentico e schietto sulle sfide legate all’obesità e alla chirurgia bariatrica, evidenziando l’importanza di affrontare il problema con un approccio comprensivo e personalizzato. La sua esperienza dimostra che, nonostante le difficoltà, è possibile trovare la forza per affrontare i propri demoni e lavorare per migliorare la propria salute e benessere.

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