Maria Callas, Onassis e Jacqueline Kennedy: tutta la storia fino al tragico epilogo

Maria Callas, Onassis e Jacqueline Kennedy: tutta la storia che li vede protagonisti, dall'inizio sino al tragico finale.

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Maria Callas, Aristotele Onassis e Jacqueline Kennedy: tutti e tre ricchi, affascinanti e legati da un triangolo amoroso da tragedia greca moderna. Si potrebbe sintetizzare così la tormentata passione fra l’armatore greco e la più grande cantante lirica di tutti i tempi, drammaticamente interrotta dall’ingresso di un’illustre vedova come terzo incomodo. Ecco tutta la storia.

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Maria Callas e Aristotele Onassis: un’attrazione fatale

È l’estate del 1957, Maria Callas è all’apice del suo successo. Con la sua voce da soprano, perfetto connubio di una tecnica impareggiabile e di un timbro unico, la “Divina” calca i più grandi teatri del mondo ed è anche la protagonista delle cronache mondane. A presentarle l’armatore greco Aristotele Onassis al Lido di Venezia è la giornalista Elsa Maxwell. Lui è un self-made man di origini poverissime, diventato miliardario nel dopoguerra acquistando e rivendendo navi nel Principato di Monaco.

Maria e Aristotele sono entrambi sposati, ma per lui la stella del canto diventa un’ossessione. La corteggia spudoratamente ricoprendola di fiori e gioielli, arriva addirittura a regalarle una pelliccia di cincillà lunga fino ai piedi. E sotto un tale assedio, Maria comincia a vacillare. Nell’estate di due anni dopo il loro primo incontro, l’armatore decide di dare un party sul suo lussuoso panfilo Christina, dove sono invitate le personalità più in vista del momento: Grace Kelly e il principe Ranieri, Gianni e Marella Agnelli, Winston Churcill e anche la Callas con il marito. Quella sera, incuranti di tutti, la Callas e Onassis amoreggiano senza sosta. Da lì in poi le loro vite non saranno più le stesse.

Una tragedia greca moderna

Follemente innamorata, Maria Callas di punto in bianco lascia il marito e abbandona addirittura le scene. Lo stress è tantissimo, le tournée mondiali troppe e il soprano soffre molto la lontananza dal suo Onassis. Inoltre un principio di afonia comincia a intaccarle la voce. Onassis invece vede nella Callas un trofeo ambito e la possibilità di un’ulteriore scalata nello star system internazionale. La coppia viene continuamente paparazzata in esclusivi club di Montecarlo o sfarzosi hotel parigini, sempre circondati dalle celebrità dell’epoca.

La loro relazione dura dieci anni, ma saranno tutt’altro che un idillio. Onassis tradisce Maria di continuo e le promette delle nozze che non arriveranno mai. Oltre ad aver abbandonato il canto, a rendere infelice la Callas è anche il lutto nel 1960 per un figlio, Omero, nato morto.

Jacqueline Kennedy: un illustre terzo incomodo

A un certo punto, Onassis lascia tutto il mondo senza parole abbandonando Maria per sposare Jackie Kennedy. Un matrimonio non certo d’amore ma dettato, ancora una volta, dalla volontà dell’armatore di espandere il suo prestigio e il suo potere anche negli Stati Uniti. Maria non si riprenderà mai più.

Sul set di Medea si innamora, disperatamente e non ricambiata, di Pier Paolo Pasolini, e si isola in un appartamento di Parigi dove riceve qualche amico ma da cui esce sempre meno. Onassis continua a incontrarla segretamente fino al 1973, quando la morte a soli 24 anni del suo unico figlio maschio in un incidente aereo minerà per sempre la sua salute, fino a che morirà per complicazioni respiratorie dopo un intervento. La morte di Pasolini nello stesso anno per la Callas sarà il colpo di grazia: in preda alla depressione e forse anche all’anoressia, morirà nel marzo del 1977, a soli 54 anni.

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