Alfredino Rampi: piccola vittima di un caso di cronaca che sconvolse l’Italia intera nel 1981.

Alfredino Rampi è la piccola vittima di un caso di cronaca che sconvolse l’Italia intera nel 1981. L’eco di quella tragedia non è mai cessata nella memoria collettiva, tanto che ancora oggi si presta a diventare materiale per dibattiti come anche sceneggiatura per serie tv e film. Andiamo a ripercorre insieme le tappe della sua tristissima morte che avvenne davanti a milioni di italiani incollati alla tv nella speranza che il bimbo potesse salvarsi.

L’eco di quella tragedia non è mai cessata nella memoria collettiva, tanto che ancora oggi si presta a diventare materiale per dibattiti come anche sceneggiatura per serie tv e film. Andiamo a ripercorre insieme le tappe della sua tristissima morte che avvenne davanti a milioni di italiani incollati alla tv nella speranza che il bimbo potesse salvarsi.

Leggi anche: Alfredino Rampi, quando è caduto nel pozzo a Vermicino? Dove è morto? Quando è stato recuperato il corpo? Chi l’ha salvato?

Alfredino Rampi è il bambino che nell’estate del 1981 cadde in un pozzo artesiano a Vermicino, vicino Frascati (in provincia di Roma) e ne rimase inghiottito, nonostante i tanti tentativi di estrarlo vivo da lì. Il bimbo cadde nel pozzo artesiano da cui non fu più possibile estrarlo ancora in vita, il 10 giugno del 1981. All’epoca della mortale caduta, aveva 6 anni.

Causa della morte

Alfredino Rampi morì tre giorni dopo la sua tragica caduta nel pozzo artesiano di Vermicino. Se ne ha certezza perché il 13 giugno di quel 1981, uno stetoscopio calato alla profondità di 60 metri dove il bimbo si trovava, non rilevò alcun battito. Inoltre, anche una telecamera individuò poi la sagoma del piccolo inerme: non si muoveva e non respirava più. Ne fu dichiarata la morte, anche se il corpo del bimbo riuscì a essere estratto solo un mese dopo, l’11 luglio 1981.

Genitori

Alfredino Rampi era figlio di Franca e Ferdinando Rampi. Entrambi i genitori hanno seguito sul posto i tentativi vani di salvare il loro piccolo per i tre giorni in cui il bimbo è rimasto in vita dopo la caduta nel pozzo artesiano, pur finito a 60 metri di profondità.

madre alfredino rampi

La madre di Alfredino Rampi

Fratello

Alfredino Rampi aveva un fratello minore Riccardo. Anche lui ha trovato la morte in tanto improvvise quanto tragiche circostanze. Nel maggio del 2015, l’uomo, 36 anni, si era recato in discoteca per partecipare all’addio al celibato di un amico. Una serata come tante che, però, finì in tragedia. Nel mezzo dei festeggiamenti, infatti, Riccardo crollò a terra in preda a un malore e, per quanto venne immediatamente trasportato d’urgenza in ospedale, non superò la notte. La causa della morte fu un infarto.

Le dirette dal pozzo

Alfredino Rampi cadde in un pozzo artesiano di Vermicino l’11 giugno del 1981 e da lì non uscì più vivo. Tantissimi i tentativi dei soccorritori che impiegarono ogni mezzo per salvarlo, cercando di farlo recuperare addirittura da un nano. I loro sforzi, però, si rivelarono vani, mentre le telecamere delle tv italiane continuarono a filmare in diretta la lenta e inesorabile agonia del piccolo fino al decesso.

https://youtu.be/kXfq8P-PW_g

Autopsia

Alfredino Rampi, una volta estratto privo di vita dal pozzo artesiano in cui era tragicamente sprofondato, venne sottoposto a un’autopsia che rilevò una ferita sulla testa. Il piccolo, comunque, a parte aver riportato la rottura di un polso, morì per asfissia.

Dove si trova il pozzo di Vermicino?

Alfredino Rampi perse la vita cadendo nel pozzo artesiano di via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una frazione di Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega via Casilina a via Tuscolana.

Dov’è la tomba di Alfredino Rampi?

Alfredino Rampi è stato sepolto nel Cimitero Monumentale del Verano a Roma. Purtroppo a fine maggio 2022, la sua tomba è stata profanata e imbrattata con undici svastiche. Un atto vandalico senza spiegazione:

Si tratta di qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover commentare. È forse anche il segno del degrado di questi tempi. Siamo costernati.

Queste le parole all’ANSA l’associazione Alfredino Rampi.

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