Uomini e Donne, Maria De Filippi delude: i disturbi alimentari sono una malattia, non un accessorio

Uomini e Donne, Maria De Filippo delude con la sua reazione: cosa è successo tra Armando e Andrea? Pessimo esempio di empatia in tv

Con la puntata andata in onda giovedì 19 gennaio, Uomini e Donne colleziona l’ennesimo momento di basso livello: Maria De Filippi risulta sempre più stufa degli atteggiamenti tossici che continuano a caratterizzare le dinamiche del programma, ma ogni tentativo sembra vano per raddrizzare la strada e la conduttrice perde l’occasione di dare una buona lezione di empatia e una necessaria presa di posizione.

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Ma cosa è successo questa volta? Durante il dating show di Canale 5, si è toccato casualmente un tema molto delicato che è quello dei disturbi alimentari. Purtroppo, però, alla malattia non è stata riservata l’attenzione necessaria che richiederebbe. E ci viene da chiedere: se i protagonisti del programma rispecchiano uno spaccato della società, quanto e quando è necessario interrompere la messa in onda di un riflesso non all’altezza delle tematiche che vengono trattate?

Andree e Armando: cosa è successo a Uomini e Donne?

Durante la puntata in onda giovedì 19 gennaio 2023, Maria De Filippi ha fatto entrare in studio Andree una dama che, in passato, era approdata nello studio per conoscere Armando. La mossa della conduttrice era quella di portare alla luce quanto successo tra la coppia e mettere in difficoltà il cavaliere.

La ragazza, infatti, ha qualcosa da recriminare ad Armando e fa sapere che il cavaliere napoletano è sparito nel nulla senza spiegazioni. Quel che succede dopo, purtroppo, è peggio del ghosting apparentemente senza motivo. Infatti, quando il cavaliere decide di presentare le motivazioni che lo hanno spinto ad allontanarsi e chiudere scoppia il vero disagio:

Ok, sono stato scostumato. (…) Mi sono avvicinato, siamo usciti. Non mi sono sentito all’altezza di affiancarti in questo momento della tua vita.

Non voglio malessere nei miei confronti per cose altrui. Sai benissimo come mi sono comportato davanti al racconto di un problema. Cosa potevo fare di più?

Certo Maria, le ho spiegato che non mi interessava. Gliel’ho detto quella sera, non me la sento di affrontare la tua situazione. Non mi va perché sei nervosa di tuo per altre cose

Attraverso un racconto di Armando sulla loro cena, che non precisa mai quale sarebbe il presunto problema che non vuole affrontare, Maria De Filippi intuisce di cosa si tratta:

Che problema è? Un problema alimentare? Ok. Ma tu gliel’hai detto che non volevi più frequentarla? Allora perché viene qua e dice così?

Il cavaliere napoletano spiega, infine, cercando di arrampicarsi sugli specchi, che la motivazione per cui ha scelto di chiudere questa conoscenza non sta nel disturbo in sé, bensì nelle conseguenze emotive che renderebbero la dama soggetta a troppi sbalzi d’umore.

Potete trovare la puntata completa cliccando QUI.

Un’occasione sprecata

Ammesso e non concesso che ognuno è libero di frequentare chi vuole e di scegliere per sé in base alle motivazioni che ritiene più opportune per la sua vita e per il suo livello di profondità, quello andato in onda ieri a Uomini e Donne si rivela un pessimo esempio di come trattare e parlare di persone che soffrono di disturbi alimentari. 

Il disturbo alimentare della dama ridotto ad un accessorio: come scegliere se preferire le more, le bionde o le rosse. Con disturbi alimentari o senza? Timida o estroversa? 

Qui non giudichiamo chi non si ritiene all’altezza di affiancare una persona che soffre di una malattia dalle sintomatologie invalidanti, qui stiamo commentando il livello basilare, per non dire spicciolo, con cui si è affrontata la tematica. O forse è meglio dire: come NON si è affrontata la tematica.

Può davvero Maria De Filippi dar voce e spazio, a Uomini e Donne, ad una tematica così importante e ridurla ad un uomo che decide di non frequentare una persona malata? Cosa c’è da trarre da tutto questo? Quel che resta è lo svilimento della persona coinvolta, un colpo gratuito a tutte le persone a casa che soffrono delle stesso disturbo, che devono sentirlo commentato come un accessorio da cui tenersi alla larga, e la grande amarezza di un’occasione persa.

Sarebbe stato meglio non mandarlo in onda? Probabilmente sì. Ancora meglio sarebbe stato affrontare la situazione come merita. Con attenzione e cautela, svilendo l’ignoranza e non chi la subisce.

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