Paola Barale e il racconto sul suo aborto, chi era il padre? «Non sono pentita»

Paola Barale racconta la sua esperienza di aborto e dona un esempio diverso dalla narrazione classica di cui siamo stufe «Non sono pentita»

Paola Barale, nella sua intervista rilasciata al magazine Effe, ha trattato diversi temi importanti, che saranno argomento del suo libro dal titolo ‘‘Non è poi la fine del mondo”, tra questi c’è la sua esperienza con l’aborto e la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta.

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A differenza della narrazione classica che viene proposta dell’aborto, la conduttrice ha dato spazio con autenticità alla sua storia, che può essere sfruttata come esempio di verità da ogni donna. Paola Barale ha mostrato, ancora una volta, di non aver paura del giudizio degli altri e dell’opinione comune. La parte della storia che racconta e descrive l’aborto, esclusivamente, come un momento traumatico non deve più essere l’unica campana a cui le donne devono sottostare. E la conduttrice lo ha mostrato semplicemente raccontando la sua esperienza. Di seguito tutti i dettagli.

Paola Barale ha abortito: ogni scelta è sacra

Nell’intervista rilasciata ad Effe, Paola Barale ha raccontato la sua esperienza con l’aborto e su come ha vissuto quella scelta, della quale ha affermato di non essersi mai pentita:

«Quando decisi di interrompere la gravidanza, il ginecologo mi disse: “Guarda, Paola, che un domani te ne potresti pentire”. Ma si può avere un bambino per evitare di pentirsi di non averlo avuto

La riflessione di Paola Barale arriva puntuale e onesta. Come sempre la conduttrice ha abituato il suo pubblico e i suoi fan. La scelta di una donna non è sindacabile, né può diventare oggetto di discussioni di altri.

Quanti anni aveva? Chi era il padre?

Paola Barale non ha voluto precisare quanti anni avesse quando è rimasta incinta, per non far intendere chi fosse il padre del bambino. La showgirl ha rivelato che all’epoca stava da appena un mese con il suo compagno: «Ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento».

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