Il femminicidio di Vanessa Ballan poteva essere evitato: ecco perché

Femminicidio Vanessa Ballan a Riese Pio X, l'assassino Bujar Fandaj era stato denunciato per stalking: ecco cosa è successo e perché

Vanessa Ballan è l’ennesima vittima di femminicidio in Italia. La donna è stata brutalmente assassinata dal suo stalker Bujar Fandaj. La terribile vicenda si è consumata mentre Vanessa, ancora in pigiama, scendeva le scale di casa alla ricerca dell’origine di strani rumori provenienti dalla porta finestra. La sua sorpresa si è trasformata in puro terrore quando si è ritrovata di fronte Fandaj, armato di martello e coltello, che l’ha attaccata ferocemente, lasciandola a terra inerme.

La relazione tra Vanessa e Fandaj era iniziata nel 2022, ma si era interrotta nell’estate 2023, quando la donna aveva deciso di porre fine alla storia. Da quel momento, l’uomo aveva manifestato comportamenti ossessivi, iniziando una serie di appostamenti, messaggi minatori e telefonate.

Vanessa, madre di un bambino di 4 anni e in attesa del secondo, aveva avuto il coraggio di denunciare lo stalking, ma le indagini erano ancora in corso al momento del tragico epilogo. Il presunto assassino, Bujar Fandaj, 41 anni, originario del Kosovo, aveva conosciuto Vanessa durante il suo lavoro in un supermercato locale, dove lui prestava servizio al bar di fronte. La fine della loro relazione aveva scatenato nell’uomo un’ossessione crescente, che si è manifestata in minacce e vendetta.

Vanessa Ballan aveva denunciato

La denuncia di Vanessa risalente al 26 ottobre aveva portato al sequestro dei dispositivi elettronici di Fandaj, ma le misure restrittive erano ancora in sospeso, in attesa delle prove raccolte. Nel frattempo, Fandaj aveva alimentato la sua rabbia attraverso TikTok, condividendo messaggi deliranti e minacce.

Il 20 dicembre, Fandaj avrebbe compiuto 27 anni, ma il suo compleanno sarà segnato dal fermo per l’accusa di femminicidio. Dopo l’aggressione, l’uomo è fuggito, ma ha chiamato le forze dell’ordine annunciando il suo ritorno a casa e confessando il crimine.

«La valutazione fatta era di non urgenza»

Questo tragico femminicidio ha sconvolto la comunità di Riese Pio X, evidenziando l’urgente necessità di un impegno maggiore nella prevenzione e nella protezione delle vittime di stalking.

Vanessa Ballan, come già precisato, aveva denunciato Fandaj nel mese di ottobre per molestie e minacce, segnale evidente di un pericolo imminente. I Carabinieri avevano perquisito la casa di Fandaj, ma la sottovalutazione del rischio ha avuto conseguenze devastanti.

Il 19 dicembre, Fandaj ha colto Vanessa di sorpresa a casa sua, compiendo un femminicidio crudele. Questo evento evidenzia la necessità di rafforzare le protezioni per le vittime di stalking. La denuncia di Vanessa avrebbe dovuto scatenare una risposta immediata e più incisiva da parte delle autorità, garantendo un monitoraggio più attento dell’aggressore.

È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e formazione sullo stalking, nonché implementare risorse e controlli più efficaci per prevenire tragedie simili. Lo Stato deve garantire supporto psicologico e fisico alle vittime, nonché controlli più severi sugli autori di tali reati (considerati ancora di serie b). Questo femminicidio sottolinea l’importanza di affrontare il problema dello stalking con la serietà che merita, con l’obiettivo di proteggere la vita e la sicurezza delle vittime.

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