Giulia Bongiorno, chi è l’avvocato di Doppia Difesa con Michelle Hunziker? Chi è il padre di suo figlio?

Senatrice e avvocato, Giulia Bongiorno è con Michelle Hunziker fondatrice di Doppia Difesa, oggetto di inchiesta per Selvaggia Lucarelli!

Giulia Bongiorno, è l’avvocato che accanto a Michelle Hunziker è fondatrice di Doppia Difesa, la fondazione a tutela delle donne. Sia la Hunziker che lei sono protagoniste dell’inchiesta di Selvaggia Lucarelli. Scopriamo di seguito tutto sulla sua vita!

Leggi anche: Selvaggia Lucarelli aveva ragione su Michelle Hunziker, ecco cosa è successo con la sua fondazione

Diventata famosa come avvocato difensore in diversi processi che hanno scosso l’opinione pubblica, Giulia Bongiorno è l’avvocato di sui si occupa l’inchiesta di Selvaggia Lucarelli riferita alla fondazione Doppia Difesa. Accanto alla Bongiorno è presente anche la showgirl Michelle Hunziker. Scopriamo di seguito tutto ciò che riguarda la Bongiorno, sia della sua vita privata sia di quella professionale!

Età

Giulia Bongiorno ha 58 anni: è nata a Palermo il 22 marzo 1966, sotto il segno zodiacale dell’Ariete.

Marito e figlio

Della vita privata di Giulia Bongiorno si conosce molto poco poiché l’avvocato tende a mantenere un‘assoluta privacy. Con certezza sappiamo che ha un figlio, Ian (22 gennaio 2011). Al tempo della nascita del ragazzo, la Bongiorno era single. Attualmente non è noto se l’avvocato sia impegnata sentimentalmente o meno.

Clienti famosi di Giulia Bongiorno

Sono tanti i clienti famosi difesi da Giulia Bongiorno. Primo tra tutti, ricordiamo Giulio Andreotti, implicato nel processo per mafia del 1993 e in quello del delitto del giornalista Mino Pecorelli. In entrambi i procedimenti giudiziali l’imputato ha avuto piena assoluzione. Al tempo la Bongiorno era un giovane avvocato di appena ventisette anni che si trovò ad affiancare il più noto Franco Coppi, collega di maggiore fama dello studio legale di cui faceva parte.

La Bongiorno ha poi difeso molti personaggi dello spettacolo nel corso di procedimenti penali complessi di carattere tributario, tra cui il cantante Tiziano Ferro, la rock star Gianna Nannini, Ezio Greggio e l’allenatore di basket Simone Pianigiani.

Nel 2000 ha vinto la causa in difesa di Piero Angela, accusato di diffamazione da parte di due associazioni omeopatiche. Due anni dopo, a Perugia, ha difeso il banchiere Pierfrancesco Pacini Battaglia, famoso alle cronache di Tangentopoli: assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di corruzione.

Sempre a Perugia, nel 2008, ha assunto la difesa di Raffaele Sollecito. L’allora studente universitario era uno degli indagati per l’omicidio di Meredith Kercher: in primo grado l’imputato è stato condannato a venticinque anni di carcere. Dopo otto anni di processo, nel prosieguo dei ricorsi successivi, in secondo grado e in Cassazione, il 27 marzo 2015 Sollecito ha trovato la piena assoluzione.

Nel processo Ruby-ter, ha difeso Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, ottenendo l’archiviazione del procedimento per il proprio cliente.

Carriera politica di Giulia Bongiorno

Entrata in politica nei primi anni del Duemila, Giulia Bongionro è stata eletta alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 2006, nella lista di Alleanza Nazionale. Due anni dopo, alle elezioni politiche del 2008, è stata riconfermata alla Camera dei Deputati, questa volta però tra le file del Popolo della Libertà. Eletta Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ha ricoperto il ruolo di componente del Comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa e di membro del Collegio d’Appello (organo giurisdizionale della Camera).

Nel 2010 ha seguito Gianfranco Fini, aderendo al movimento politico Futuro e Libertà per l’Italia, di cui l’anno dopo ne è diventata portavoce.

Dal 2018 è senatrice della repubblica, eletta nella lista della Lega per Salvini Premier, ottenendo il seggio nel Collegio plurinominale Sicilia – 01.

Dal 31 maggio 2018 al 5 settembre 2029 è stata designata come Ministro per la Pubblica Amministrazione nel Governo Conte I. Tra i suoi lavori al ministero, la Bongiorno ha incentivato l’investimento nella pubblica amministrazione, “sbloccando il turn over al 100% in tutti i settori della P.A., prevedendo la possibilità di sostituire con nuove assunzioni il personale che cessa dal servizio e un pacchetto di assunzioni straordinarie, finanziate dalla legge di bilancio 2019, per rafforzare la capacità amministrativa di alcuni settori strategici quali la giustizia”.

Sempre sotto il suo ministero, il 17 luglio 2019 è stato approvato in via definitiva dal Parlamento il disegno di legge sulle “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, promosso dalla ministra Bongiorno insieme al collega Bonafede. Chiamato “Codice Rosso”, il provvedimento prevede che, quando una donna farà una denuncia per violenza sarà ascoltata dai magistrati entro tre giorni, è entrato il vigore il 9 agosto 2019.

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 è stata eletta senatrice al Senato nel collegio uninominale Lazio – 03 (Roma Municipio V) per il centro-destra.

Dove abita Giulia Bongiorno?

Nata a Palermo, Giulia Bongiorno vive a Roma da diversi anni.

Inchiesta di Selvaggia Lucarelli

A seguito di un lavoro certosino condotto da Selvaggia Lucarelli, nel 2018, una inchiesta in due puntate pubblicata sul Fatto Quotidiano, ha svelato una realtà scomoda dietro Doppia Difesa, la fondazione in difesa delle donne fondata dalla senatrice leghista Giulia Bongiorno e dalla conduttrice Michelle Hunziker.

In effetti l’inchiesta puntava i riflettori sull’efficacia reale della fondazione, sostenendo che fosse più un messaggio pubblicitario che un concreto aiuto alle donne. Le critiche avevano fondamento su alcune situazioni oggettive: mancata risposta agli appelli delle donne, né alle mail né ai commenti sui social, e la scarsa presenza di personale.

Immediatamente, sia Giulia Bongiorno sia Michelle Hunziker hanno accusato, attraverso i media e i social, Selvaggia Lucarelli di diffondere falsità, minacciando di intraprendere contro lei azioni legali. In ogni caso, le indagini successivamente condotte hanno confermato la veridicità delle affermazioni dell’inchiesta della Lucarelli.

Il giudice, nel decreto di archiviazione, ha evidenziato che le circostanze riportate nell’inchiesta corrispondevano alla realtà e che la fondazione risultava scarsamente operativa rispetto al numero e all’urgenza delle richieste di assistenza. In altre parole, l’inchiesta della Lucarelli ha denunciato che per undici anni, Doppia Difesa, invece di essere un reale sostegno per le donne in difficoltà, è stata più un’esibizione mediatica.

Seguici su Instagram