Lucio Dalla morte: che malattia aveva? Cosa gli è successo?

Ripercorriamo la storia di Lucio Dalla, uno dei più grandi cantautori, capace di scrivere e interpretare veri e propri capolavori in musica!

Lucio Dalla si è spento dodici anni fa, a pochi giorni del suo sessantanovesimo compleanno, lasciando sbigottito il mondo della musica a causa della morte improvvisa. L’artista era malato? Scopriamo di seguito cosa gli è successo!

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La mattina di giovedì 1 marzo 2012 il mondo della musica ha salutato per sempre Lucio Dalla, l’immenso cantautore che con la sua voce e i suoi testi ha incantato diverse generazioni, conquistando non soltanto l’Italia ma anche il grande pubblico internazionale. A oltre un decennio dalla sua morte, ripercorriamo la sua storia, rievocando le sue origini e il percorso svolto per arrivare al successo!

Cosa è successo a Lucio Dalla?

Lucio Dalla è morto improvvisamente il 1 marzo 2012. La sera prima aveva tenuto il suo ultimo concerto a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di live.

Che malattia aveva Lucio Dalla?

Secondo l’entourage del cantante e i comunicati stampa ufficiali, non c’erano segnali o avvisaglie di una qualsiasi forma di malattia di cui soffriva il cantautore bolognese. L’artista è morto per un arresto cardiaco.

Dov’è nato Lucio Dalla?

Lucio Dalla è nato a Bologna il 4 marzo 1943, sotto il segno zodiacale dell’Acquario. Il grande artista avrebbe compiuto 69 anni tre giorni la sua morte.

Origini

Jole Melotti e Giuseppe Dalla erano i genitori di Lucio Dalla, entrambi originari di Bologna.

Genitori

Giuseppe Dalla (1896-1950), il padre del cantautore, era un uomo dai tratti garbati e molto gentile che gestiva il club di tiro a volo di Bologna, morto prematuramente a causa di un tumore. Jole Melotti (1901-1976), madre di Lucio, lavorava come sarta, nello specifico modista e cuciva abiti su misura. Rimasto orfano di padre all’età di sette anni, Lucio è cresciuto soltanto con la mamma.

L’artista stesso, intervistato sul dolore per la morte del papà, aveva confessato: “Avevo sette anni. Provai la sensazione struggente di una perdita che mi consentiva di dire a me stesso con pietà e tenerezza: da oggi sei solo come un cane”. Nella struggente canzone Come è profondo il mare, Lucio Dalla parla del padre “Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani”.

Ripercorriamo la storia di Lucio Dalla

Lucio Dalla ha trascorso la sua prima infanzia a Bologna ma, dopo la scomparsa del padre, la madre ha deciso di mandarlo a Treviso, per frequentare il Collegio Vescovile Pio X. Proprio in quell’istituto educativo, l’artista ha iniziato a partecipare alle recite scolastiche e, grazie anche a suo zio Ariodante Dalla, cantante melodico popolare negli anni Cinquanta, ha imparato a suonare la fisarmonica.

La mamma di Lucio, Jole Melotti, ha avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’artista. Convinta che il figlio avesse un talento naturale, è stata la prima a credere subito nelle sue immense doti di autore e musicista. Appassionato inizialmente di musica jazz, ha seguito sempre la sua passione per la musica, contemporaneamente ai suoi studi, prima alla ragioneria, poi al liceo classico e infine al liceo linguistico, per poi trasferirsi a Roma per il diploma. Una volta, Lucio ha confessato: “Mia madre sospettava fossi un genio, anche per questo mi lasciò partire a quindici anni per Roma”.

Vita privata

Estremamente riservato, Lucio Dalla è stato sempre particolarmente geloso riguardo la sua vita privata. Soprattutto per quanto concerne la sfera sentimentale, il cantautore bolognese ha preferito mantenere assoluta privacy, non rendendo mai pubblica nessuna sua relazione. Sembrerebbe non essersi mai sposato e, allorché i giornalisti gli chiedevano se fosse omosessuale, Dalla ha sempre risposto di non appartenere a nessuna sfera sessuale.

Soltanto dopo la sua sua morte, il pubblico è venuto a conoscenza che Lucio Dalla avesse un compagno. Sembrerebbe, infatti, che sia stato Marco Alemanno a ritrovare il corpo senza vita dell’artista bolognese. Alemanno, infatti, in seguito ha dichiarato di essere legato all’artista sentimentalmente da diversi anni.

Per alcuni, specialmente gli amici molto vicini a Dalla, tra cui il cantante Ron, hanno rivelato, però, che Marco Alemanno in realtà era una persona molto vicina a Lucio e non il suo compagno.

Dopo la morte di Lucio Dalla…

Quale sia la verità sulla vita sentimentale privata del grande artista, non avendo lasciato un testamento, il patrimonio di Lucio Dalla è stato oggetto di una lunga diatriba. Ad appena una settimana dai suoi funerali, infatti, i parenti del cantautore hanno iniziato una lunga disputa per dividersi la sua eredità. Oltre alla sua casa a Bologna in Via Massimo D’Azeglio 15, diventata oggi un museo, l’eredità di Dalla comprendeva una casa alle pendici dell’Etna, immobili a Pesaro, alle isole Tremiti, a Milo, diverse opere d’arte e uno yacht. A tutto ciò bisogna aggiungere la somma ricavata dai diritti Siae e dalle royalities dei suoi dischi.

Secondo quanto stabilito dal curatore bolognese Massimo Gambini, a usufruire dell’eredità di Dalla sono soltanto i suoi eredi naturali: i quattro cugini di primo grado e i due figli della quinta cugina, Luisa Melotti, morta poche settimane dopo la scomparsa del cantautore. Nulla, invece, è andato al compagno di vita dell’artista, Marco Alemanno. Gli eredi hanno disposto l’istituzione di una fondazione per giovani cantanti, in memoria di Lucio Dalla.

Il grande cantautore bolognese riposa alla Certosa di Bologna, il cimitero monumentale del capoluogo emiliano. La sua tomba quotidianamente è oggetto di continue visite, sia da parte dei bolognesi sia da tantissime persone che hanno amato l’artista in vita, oltre da chi da sempre apprezza la sua musica.

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