Legge Zan, Claudio Santamaria si scaglia contro gli omofobi: ecco cosa ha detto

Claudio Santamaria a favore della Legge Zan: ecco cosa ha detto l'attore a proposito del ddl Zan e degli omofobi!

Claudio Santamaria a favore della legge Zan! Il mondo dello spettacolo non ci sta: dopo la notizia del pestaggio di una coppia gay nella metropolitana di Roma e di Malika, la ragazza cacciata di casa dai genitori per il suo orientamento sessuale, sempre più attori, cantanti, ballerini, registi e presentatori hanno voluto schierarsi a favore del DDL Zan.

Anche Claudio Santamaria ha voluto far sentire la sua voce contro omofobia e discriminazione, e ha dichiarato in occasione di un’intervista a Repubblica:

Mi avvilisce che ancora in Italia si debba parlare di queste cose. Sono un razzista al contrario. Ghettizzerei chi fa della diversità un modo per sfogare le proprie frustrazioni. Queste persone andrebbero rieducate.

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Il DDL Zan: che cos’è la legge Zan?

Il Disegno di Legge che prende il nome dal relatore Alessandro Zan mira a tutelare le vittime di violenza e discriminazione per via del loro orientamento sessuale o identità di genere. Eppure, nonostante l’intento ammirevole, dopo il passaggio alla Camera dello scorso novembre, il DDL è rimasto bloccato in Senato, soprattutto a causa dei suoi principali detrattori: Lega e Fratelli d’Italia. Ed è proprio contro i loro rappresentanti Matteo Salvini e Giorgia Meloni, a cui si aggiunge il senatore Pillon, che tante personalità di arte, cultura e spettacolo, hanno voluto prendere posizione, tra cui Santamaria.

Claudio Santamaria: una responsabilità civile

Ecco le parole di Claudio Santamaria a proposito della Legge Zan:

Parlavamo della responsabilità degli influencer, ma il ruolo dei politici è importante in questo senso: devono avere estrema sensibilità e larghe vedute. Per fortuna gli influencer, gli artisti, i cantanti, gli attori, possono dire la loro, e, attraverso ciò che dicono, accendere la famosa luce di cui parlavamo prima. Se uno picchia due ragazzi che si baciano ha la luce spenta, nessuno ha mai acceso la luce in quella persona.

L’attore romano, 46 anni e premi come un David di Donatello e un Nastro d’Argento sulle spalle, non si è mai tirato indietro nel momento in cui ci è stato il bisogno di esprimersi su temi come l’omotransfobia, l’abilismo o la violenza di genere, ed è ben consapevole di quanto è importante che un personaggio famoso prenda posizione in battaglie sociali tanto importanti.

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