Felicia Impastato, chi era? Età quando è morta, causa morte, marito, figli, biografia, tutta la sua storia, film, FOTO

Felicia Impastato era la mamma di Peppino, donna determinata a cercare giustizia e verità in una terra dilaniata dalla mafia.

Felicia Impastato era la mamma di Peppino Impastato, una donna forte e coraggiosa, determinata a portare avanti la giustizia e la verità in una terra dilaniata dalla mafia. Conosciamola meglio.

Leggi anche: Lea Garofalo, tutta la storia vera: come è morta e quanti anni aveva, marito, figlia, libro, film

Chi era Felicia Impastato?

Madre di Peppino Impastato, moglie di un mafioso locale, Felicia Impastato ha combattuto enormi battaglie per proteggere la sua famiglia dalla mafia, sfidando Cosa Nostra. Si è dedicata completamente alla ricerca della giustizia e della verità, testimoniando con la sua vita cosa vuol dire stare dalla parte giusta.

Felicia Impastato Foto RaiPlay

Felicia Impastato / Foto: RaiPlay

Età quando è morta

Felicia Bartolotta, vedova Impastato, aveva 88 anni quando è morta. Era nata a Cinisi, in provincia di Palermo il 24 maggio 1916, è deceduta sempre a Cinisi il 7 dicembre 2004.

Causa morte

È morta per cause naturali, nella sua casa a Cinisi.

Marito

Era sposata dal 1947 con Luigi Impastato, un piccolo allevatore legato a Cosa nostra.

Felicia Impastato Foto Palermo.gds.it

Felicia Bartolotta e il marito Luigi Impastato / Foto Palermo.gds.it

Figli

Dal matrimonio nacquero tre figli: nel 1948 Giuseppe detto Peppino, nel 1949 Giovanni, morto di meningite nel 1952 a soli 3 anni, e nel 1953 il terzo figlio, chiamato anch’esso Giovanni.

Peppino Impastato / Foto: Agi

Peppino Impastato / Foto: Agi

Biografia

Felicia Bartolotta è nata in una famiglia della piccola borghesia siciliana, provvista di qualche appezzamento di terra, coltivato ad agrumi e ulivi. Il padre era impiegato al Comune, la madre casalinga, come sarà anche Felicia.

Tutta la sua storia

Luigi Impastato, durante il fascismo era stato inviato per tre anni al confino a Ustica per mafia e durante la guerra si era dedicato al contrabbando di generi alimentari. Suo cognato, marito della sorella, era il capomafia di Cinisi Cesare Manzella, morto nel 1963, ucciso dall’esplosione di un’auto imbottita di tritolo.

La morte dello zio colpisce profondamente il figlio quindicenne Peppino Impastato. Da tempo aveva cominciato a riflettere su quanto gli dicevano il padre e lo zio, per cui diede avvio il suo percorso della lotta contro la mafia. Per prima cosa fondò una radio libera, Radio Aut, che utilizzò per attaccare i mafiosi, ed iniziò a litigare sempre più frequentemente e violentemente con il padre. Felicia Impastato ricorda che suo figlio Peppino le diceva:

Veramente delinquenti sono allora.

Felicia Impastato Foto TV zap

Felicia Impastato / Foto: TV zap

Per quanto riguarda il marito, il cui affiatamento era terminato appena dopo il matrimonio, lei stessa affermava:

Appena mi sono sposata ci fu l’inferno. Attaccava lite per tutto e non si doveva mai sapere quello che faceva, dove andava. Io gli dicevo: ‘Stai attento, perché gente dentro casa non ne voglio. Se mi porti qualcuno dentro, che so, un mafioso, un latitante, io me ne vado da mia madre’.

Peppino, intanto ha iniziato a litigare sempre più frequentemente e violentemente con il padre. Luigi Impastato non aveva la forza di rompere i propri legami con l’ambiente malavitoso, ma allo stesso tempo non riusciva ad accettare il fatto che Peppino, a causa della sua attività anti-mafia, rischiasse di venire ucciso per volere di Gaetano Badalamenti, successore di Cesare Manzella come capomafia locale. Felicia, dal canto suo, non sopportava l’amicizia del marito con il nuovo capomafia di Cinisi ed era molto preoccupata per la sorte dei suoi cari, soprattutto del figlio. Allo stesso tempo sapeva che, finché il marito Luigi era in vita, Badalamenti non avrebbe mai osato fare del male a Peppino, in quanto figlio di un suo amico.

Quindici anni di fuoco

Per quindici anni, dall’inizio dell’attività di Peppino fino alla morte di Luigi, avvenuta otto mesi prima dell’assassinio del figlio, la vita di Felicia è una continua lotta, che però non riesce a piegarla. Non era soltanto preoccupata per le amicizie del marito. Doveva anche difendere il figlio che continuava a denunciare potenti locali e mafiosi al punto da rompere con il padre in maniera molto brusca.

Peppino quindi si impegnò maggiormente nell’attività politica in formazioni della sinistra. Accanto a lui ci furono un gruppo di giovani che saranno con lui fino all’ultimo giorno. Felicia difendeva il figlio contro il marito che lo aveva cacciato di casa, ma cercava anche di difendere Peppino da se stesso. Quando viene a sapere che Peppino ha scritto sul foglio ciclostilato L’idea socialista un articolo sulla mafia, va in giro per il paese per raccogliere le copie e distruggerle. E quando l’attività politica di Peppino entra nel vivo, non ha il coraggio di andare a ascoltare i suoi comizi e, intuendo di cosa avrebbe parlato, chiede ai suoi compagni di convincerlo a non nominare la mafia. E a lui:

Lasciali andare, questi disgraziati.

Muore il marito Luigi Impastato

Dopo la morte del marito Luigi nel 1977 in un presunto e oscuro incidente, Felicia intuì che per Peppino il pericolo era aumentato si preoccupò ancora di più, avvertendo il figlio del grosso rischio che correva senza più il padre a proteggerlo da don Tano.

Guardavo mio figlio e dicevo: ‘Figlio, chi sa come ti finisce’.

Nel frattempo Peppino si era candidato alle elezioni comunali nelle liste di Democrazia Proletaria.

L’omicidio di Peppino Impastato

La mattina del 9 maggio 1978 viene trovato il corpo dilaniato di Peppino. Venne assassinato dai mafiosi, i quali adagiarono il suo cadavere sui binari della ferrovia, in modo da far credere che fosse rimasto ucciso mentre stava progettando un attentato. La stampa e le forze dell’ordine inizialmente sostennero questa ipotesi, per poi iniziare ad affermare invece che Peppino si era suicidato. Il delitto, inizialmente, passò inosservato in quanto, nella stessa notte, a Roma era stato ritrovato il corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse.

Felicia Impastato nel luogo dove è stato ucciso suo figlio Peppino Foto Melania Messina

Felicia Impastato nel luogo dove è stato ucciso suo figlio Peppino Foto Melania Messina

Impegno per la giustizia

Dopo alcuni giorni di smarrimento, Felicia, consapevole delle reali circostanze in cui era morto il figlio, decise di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio di Peppino, rendendosi protagonista di un’attività continua e costante finalizzata a fare in modo che la giustizia scoprisse la verità e punisse i responsabili. Una decisione che doveva servire anche per proteggere Giovanni, il figlio che le era rimasto, che l’ha aiutata assieme alla moglie, anche lei di nome Felicia, per avere giustizia per la morte di Peppino.

Felicia ricorda:

Gli dissi: ‘Tu non devi parlare. Fai parlare me, perché io sono anziana, la madre, insomma non mi possono fare come possono fare a te’.

Felicia ruppe pubblicamente i rapporti con i parenti del marito legati a Cosa nostra che le consigliavano di non rivolgersi alla giustizia.

Casa memoria Felicia e Peppino Impastato

Al processo contro Gaetano Badalamenti, fortemente voluto da lei e dal figlio Giovanni, terminato dopo 22 anni dalla morte di Peppino, ha puntato il dito contro l’imputato e, con voce ferma, lo ha accusato di essere il mandante dell’assassinio. Badalamenti è stato condannato nel 2002, riconosciuto come colpevole dell’omicidio, come pure è stato condannato il suo vice.

Dopo aver ottenuto giustizia per il figlio, Felicia ha raccontato la sua vita nel libro La mafia in casa mia.

Il giorno in cui i rappresentanti della Commissione parlamentare antimafia le hanno consegnato la Relazione, in cui si dice a chiare lettere che carabinieri e magistrati avevano depistato le indagini, esprime la sua soddisfazione:

Avete risuscitato mio figlio.

Film

Sulla sua vita, nel 2016, è stato tratto un film per la televisione, Felicia Impastato. Diretta da Gianfranco Albano, la pellicola è incentrata sulla sua vita, dopo l’uccisione del figlio Peppino Impastato, Felicia è interpretata da Lunetta Savino.

felicia-impastato-e-lunetta-savino Foto Spettacolo Fanpage

Felicia Impastato e Lunetta Savino / Foto: Spettacolo Fanpage

FOTO

Felicia ha accolto sempre con il suo sorriso tutti, in quella casa che soltanto negli ultimi tempi, dopo un film che ha fatto conoscere Peppino al grande pubblico, si riempiva, quasi ogni giorno, di tanti, giovani e meno giovani che desideravano incontrarla. Rendendola felice e facendole dimenticare i tanti anni in cui a trovarla andavano in pochi e a starle vicino erano pochissimi. E ai giovani diceva:

Tenete alta la testa e la schiena dritta.

In seguito alla scomparsa, la sua abitazione fu rinominata Casa memoria Felicia e Peppino Impastato.

Felicia Impastato Foto La scuola fa notizia

Felicia Impastato incontra i giovani nella sua casa / Foto: La scuola fa notizia

Casa della memoria di Felicia e Peppino Impastato -interno Foto Articolo 21

Casa della memoria di Felicia e Peppino Impastato -interno / Foto: Articolo 21

La stanza di Peppino Impastato nella sua casa a Cinisi Foto Palermo La Repubblica

La stanza di Peppino Impastato nella sua casa a Cinisi / Foto: Palermo-La Repubblica

Felicia Impastato Foto TPI

Felicia Impastato e il ritratto di Peppino / Foto: TPI

Per non perdere nessuna aggiornamento su questo e altro ancora, puoi seguire DonnaPOP cliccando QUI.

Seguici su Instagram