Il Tg1 è il telegiornale della vergogna: termini disumanizzanti e inappropriati sulla comunità LGBTQ+ (VIDEO)

La Rai tocca il suo punto più basso durante il TG1 dell'8 novembre: ecco cosa è successo e perché è vergognoso un fatto del genere.

La televisione, e più nello specifico il telegiornale, ha una responsabilità da non sottovalutare: dal momento in cui si rivolge a milioni di persone, la comunicazione è fondamentale, il lessico utilizzato ha un’importanza essenziale, ogni parola ha un significato preciso e chi comunica lo sa molto bene. Per tale motivo, è imperdonabile che la tv, e in questo caso il Tg1, utilizzi termini inappropriati. Se si tratta di una distrazione (assurdo anche solo a pensarlo), è grave. Se, invece, la scelta di certe parole è volontaria, allora è anche peggio.

Nello specifico, stiamo parlando di quello che è successo ieri sera, 8 novembre, durante il TG1 delle 20.00: la giornalista Giorgia Cardinaletti ha utilizzato il termine “transessuali” per riferirsi alle “persone trans” (questa è, infatti, l’espressione giusta) e “utero in affitto” per parlare di “gestazione per altri“.

Immediato e puntuale l’intervento di Alessandro Zan, politico e attivista, esponente della comunità LGBT. Ecco le sue parole su Twitter:  «Tg1 delle 20. Il servizio pubblico deve usare un lessico scientifico: sono “persone trans” non “i transessuali”, termine disumanizzante; è “gestazione per altri” non “utero in affitto”. È inaccettabile nei TG il lessico ideologico e discriminatorio usato dalla destra».

Rai, tra flop e ripensamenti: il caso di Pino Insegno

L’intervento delle destre italiane, comunque, non riguarda solo il Tg1. Il tentativo di imporre Pino Insegno come nuovo volto dell’azienda di Viale Mazzini si sta rivelando sempre più fallimentare, e proprio per questo motivo pare che il conduttore non sarà confermato al timone de L’Eredità: si starebbe, infatti, cercando di correre ai ripari riconsegnando il programma a Flavio Insinna!

Inizialmente, sembrava che Pino Insegno sarebbe stato senza alcun dubbio il nuovo presentatore del quiz show a partire dal prossimo gennaio. Ma alcune difficoltà legate agli ascolti non soddisfacenti raccolti da Insegno alla conduzione del programma Il Mercante in Fiera stanno portando a delle riflessioni in Rai.

Secondo quanto riportato dal Corriere, infatti, circolerebbe la voce di un possibile dietrofront e un ritorno di Flavio Insinna alla conduzione de L’Eredità. L’attore e conduttore ha guidato, con grande successo, il popolarissimo gioco televisivo di Rai 1 per quattro edizioni consecutive in passato. Al momento, non ci sono state conferme né smentite ufficiali da parte delle parti interessate, ma se questa ipotesi fosse confermata, sarebbe una notizia significativa per la nuova dirigenza Rai, che sembrava aver trovato in Pino Insegno il suo conduttore simbolo: rivelatosi un vero e proprio disastro.

Cosa sta succedendo? Flavio Insinna torna a L’Eredità?

L’origine di questa indiscrezione sembra legata a quanto accaduto nei giorni scorsi, quando era emersa l’ipotesi che L’Eredità potesse trasferirsi su un’altra rete, dato che non era ancora stato siglato un accordo tra la produzione Banijay e Rai per il ritorno del programma a fine gennaio.

L’incertezza sembrava derivare, in parte, proprio dalla figura di Pino Insegno, che era stata scelta (per non dire imposta) dalla Rai per sostituire Flavio Insinna. Tuttavia, i risultati ottenuti dal conduttore nelle ultime settimane su Rai2 e il generale dissenso nei suoi confronti avevano sollevato dubbi sulla possibilità di mantenere intatto il valore storico del programma.

Successivamente, l’accordo tra le parti è stato effettivamente siglato, ma non è stata definita la figura del conduttore. Secondo Fanpage.it, il nome di Flavio Insinna, rappresenterebbe una sorta di continuità e sarebbe emerso come proposta della produzione. Tuttavia, bisognerà attendere ulteriori sviluppi nelle prossime ore per capire in quale direzione si evolverà questa situazione e se ci sarà un cambio di conduttore effettivo e soprattutto bisognerà vedere se Insinna accetterà…

Il grande flop di Pino Insegno

Ma non solo L’Eredità, per Pino Insegno potrebbe arrivare anche un’altra pesantissima stoccata. Il futuro del programma Mercante in Fiera, infatti, sembra essere avvolto dall’incertezza a causa degli ascolti negativi registrati. La media di share dello show si è posizionata tra il 2% e il 2,5%, al di sotto della media di rete, portando a considerare la possibile cancellazione del programma. Secondo quanto riportato da Dagospia, i dirigenti di Raiuno avrebbero già preso una decisione in merito e si starebbe valutando l’opzione di cancellare definitivamente il programma.

L’eventuale chiusura avrebbe un impatto non solo sul programma stesso ma anche sul Tg2, che sembrerebbe subire le conseguenze delle prestazioni discutibili del quiz show. Al momento, sembrano esserci solo due opzioni per la Rai riguardo a “Mercante in Fiera”: la cancellazione definitiva del programma o un possibile spostamento anticipato di fascia oraria. Una cosa è chiara: l’imposizione di Pino Insegno non sembra sia stata un’idea così brillante.

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