Balocco, che reazione ha avuto l’azienda dopo lo scandalo Ferragni? Ecco i movimenti sui social

Cosa ha detto Balocco sullo scandalo che ha coinvolto l'azienda e Chiara Ferragni? Tutto quello che c'è da sapere a seguire...

Quello che è successo a Balocco e Chiara Ferragni è ormai sulla bocca di tutti: mentre il grande pubblico si concentra sulla truffa dell’imprenditrice digitale, nessuno punta il dito contro l’azienda dolciaria…

Quello che è successo ha dell’incredibile: lo scorso anno, Chiara Ferragni ha pubblicizzato sui suoi canali social un pandoro brandizzato creato da Balocco in collaborazione proprio con la nota influencer. La moglie di Fedez, promuovendo il dolce natalizio, ha lasciato intendere che chiunque avesse comprato quel determinato prodotto avrebbe collaborato a un’azione benefica volta a devolvere il ricavato ai bambini sfortunati dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Il pandoro della moglie di Fedez costava ben 9 euro, anziché 3,70 euro come normalmente costa il medesimo prodotto Balocco. Quello che però gli acquirenti ignoravano è che l’azienda dolciaria non devolvesse nulla dei soldi ricavati dalla vendita del prodotto Ferragni, poiché 50mila euro erano stati donati all’Ospedale Regina Margherita di Torino diversi mesi prima l’iniziativa. Un gran caos! Dopo lo scoppio dello scandalo, molti si sono schierati contro Chiara Ferragni e la sua fintissima intenzione di fare beneficenza.

All’epoca dell’uscita del pandoro Chiara Ferragni per Balocco, Selvaggia Lucarelli aveva evidenziato diverse criticità in merito al dolce natalizio sponsorizzato dalla moglie di Fedez. A distanza di un anno possiamo dire che avesse ragione; la famosa giornalista, inoltre, qualche mese fa – durante il periodo di Pasqua – ha suggerito come anche il noto rapper avesse creato un uovo di cioccolato sospetto, i cui ricavati non sono arrivati a chi avrebbe dovuto beneficiarne.

La truffa di Chiara Ferragni

Selvaggia Lucarelli ci aveva visto lungo con la storia dei pandori di Balocco, firmati e sponsorizzati da Chiara Ferragni; la società dell’imprenditrice digitale, infatti, è stata oggetto di una sanzione di 1 milione di euro. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha inflitto questa multa al gruppo creato dalla moglie di Fedez e ha previsto una sanzione di 420mila euro a Balocco, l’azienda dolciaria coinvolta nell’iniziativa.

Ma non è finita qui! Proprio stamattina – lunedì 18 dicembre 2023 – sarà presentato un esposto a ben 104 Procure in tutta Italia affinché venga aperta un’indagine penale contro Chiara Ferragni per «truffa aggravata a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust». L’indiscrezione è arrivata nelle ultime ore da parte dell’AdnKronos; il Codacons – da sempre schieratissimo contro le iniziative di Fedez e sua moglie – ha rivelato quanto siano stati fuorvianti i messaggi dell’influencer durante la promozione del famoso pandoro.

Ecco le parole del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori: «Vi sono espressioni dirette ad avvalorare la circostanza che la Signora Chiara Ferragni in prima persona avesse contribuito all’iniziativa benefica. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del Pandoro ‘griffato’ e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e TBS Crew, né della Signora Chiara Ferragni».

Un dipendente Balocco, poi, in una mail (secondo quanto riporta Open) avrebbe scritto quanto segue: «Mi verrebbe da rispondere al team Ferragni: “In realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante”». Per il Codacons non ci sono dubbi: quella di Chiara Ferragni è una truffa: «Riteniamo gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private». Il Codacons ha anche chiesto alla Guardia di Finanza di sequestrare i conti delle società legate alla Ferragni.

La reazione di Balocco

Al momento, dai suoi profili social ufficiali, Balocco non ha proferito parola sull’affaire Ferragni. Nonostante, comunque, molti sotto ai post dell’azienda dichiarino di non voler più acquistare alcun loro prodotto. Oltre al danno, però, anche la beffa. Per quale motivo? I dettagli subito a seguire:

A questa terrificante ricostruzione, però, si aggiunge un ulteriore dttaglio avvilente: l’operazione marketing è stata disastrosa anche da un punto di vista commerciale per l’azienda Balocco. Quest’ultima, infatti, ha distribuito ben 362.577 pandori e circa il 20% è rimasto invenduto. Stiamo parlando di più o meno 70mila pandori.

Questi non solo hanno rappresentato un’ingente perdita per Balocco, ma anche l’ennesima occasione mancata per fare beneficenza. Perché? Ve lo spieghiamo subito: i 70mila pandori rimasti a prendere polvere sugli scaffali sono finiti al macero, così come anche le buone intenzioni della testimonial. Alla faccia della solidarietà!

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