Alessandra Balocco, chi è la presidente dell’omonima azienda? Ecco la sua biografia

Alessandra Balocco è la presidente dell’omonima azienda piemontese nell'occhio del ciclone per lo scandalo del Pandoro-Ferragni!

Alessandra Balocco, la presidente dell’omonima azienda piemontese famosa in Italia per i prodotti dolciari, è coinvolta con Chiara Ferragni nello scandalo del pandoro. Scopriamo di seguito tutti i dettagli della vicenda che ha diviso in due gli italiani!

Leggi anche: Chiara Ferragni, cos’è il reato di truffa aggravata e cosa rischia adesso che è indagata?

Nella vicenda del Pandoro Balocco – Ferragni non c’è soltanto la nota influencer nel mirino della Procura di Milano, ma anche Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’omonima azienda piemontese, iscritta anche lei nel registro degli indagati.

In base a una sentenza della Cassazione, per lei il reato ipotizzato è truffa aggravata, in quanto commessa con il sistema informatico.

Scopriamo di seguito tutto sul numero uno della ditta più famosa in Italia per sfornare dolci prelibati!

Età e biografia di Alessandra Balocco

Alessandra Balocco ha assunto il ruolo di nuovo presidente e amministratore delegato nella Balocco a ottobre del 2022, a seguito della prematura scomparsa del fratello Alberto. L’imprenditore di soli 56 anni, infatti, è stato vittima di una tragedia, colpito da un fulmine durante un’escursione in mountain bike vicino a Torino, nell’agosto dello stesso anno.

L’imprenditrice piemontese è nell’azienda di famiglia dal 1990, lavorando come Responsabile Marketing. Nata nel 1927, l’azienda Balocco è ancora gestita dalla famiglia proprietaria: quella di Alessandra è la terza generazione.

Negli anni Sessanta la Balocco ha costruito una vera e propria rete di vendita, costruendo una nuova fabbrica in zona Santa Lucia, a Fossano, dove ha tuttora ha sede l’azienda. Oggi la Balocco è diventata un colosso dolciario del Made in Italy, commercializzando i suoi prodotti in settanta paesi nel mondo: vanta un fatturato di oltre 180milioni di euro e 75 milioni di patrimonio netto, con quasi 400 operai.

Marito e figli

Riguardo la vita privata di Alessandra Balocco non si hanno informazioni perché l’imprenditrice è da sempre riservata e schiva. Conosciamo soltanto il nome di suo marito Ruggero, ma non si sa se la coppia abbia o meno figli.

Tutto sul caso Ferragni

Dopo lo scandalo Balocco, Chiara Ferragni è finita sotto l’occhio vigile della Guardia di Finanza e ora rischia davvero di essere indagata per truffa. Sulla scrivania delle Fiamme Gialle della Procura di Milano c’è un fascicolo che potrebbe complicare fortemente la situazione di Chiara. Secondo quanto riferito da ANSA, infatti, sarebbero stati ritrovati alcuni incartamenti delicati dall’ufficio dell’Antitrust.

Insomma, l’ipotesi di reato, sebbene ancora da formulare, c’è. Per Chiara Ferragni potrebbe formalizzarsi l’accusa di truffa e non più di frode. Questo nuovo capo di imputazione è molto più grave, attenendosi al Codice Penale. Ecco cosa recita l’Articolo 640: “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032”.

Ancora, poi, l’ANSA fa sapere che la Guardia di Finanza ha deposto una prima annotazione, alla quale poi verranno allegate anche diverse prove relative allo scandalo Balocco. Attualmente si occupa del caso il Procuratore Eugenio Fusco. Oggi la palla passa dunque agli inquirenti di Milano, che dovranno attentamente esaminare il caso avendo fra le mani dei nuovi e importantissimi elementi, scovati dalle Fiamme Gialle stesse.

Accusa di truffa aggravata

Se il reato di truffa dovesse essere concretamente ipotizzato, verranno anche iscritti i primi nomi sul registro degli indagati. Chi indaga deve capire se ci sia effettivamente stato un profitto illecito e se sia stato recato un danno ai consumatori: la posizione dell’influencer potrebbe ulteriormente aggravarsi. Al momento ha soltanto ricevuto una multa da un milione di euro, emessa proprio dall’Antitrust.

Nel frattempo, comunque, numerosi brand hanno deciso di prendere fortemente le distanze dalla Ferragni; il primo a uscire allo scoperto è stato Safilo, seguito poi da Coca-Cola e molti altri. Anche Monnalisa ha fatto sapere di star valutando la situazione, ammettendo di non escludere affatto di concludere la collaborazione con Chiara Ferragni qualora la situazione si dovesse aggravare. Insomma, dopo l’anno nero che è stato il 2023, il 2024 non è certo iniziato per lei nel migliore dei modi per l’imprenditrice.

Cosa si intende per reato di truffa?

Gli inquirenti hanno deciso di procedere ritenendo che il reato coerente con il comportamento dell’influencer sia quello di truffa. Oggetto delle indagini sono le mail scambiate fra Balocco e il team di Chiara Ferragni. Il contenuto delle missive sembrerebbe suggerire che la campagna pubblicitaria sia stata ingannevole e che sia stata architettata ad hoc dai collaboratori dell’influencer o addirittura da lei stessa. Si tratta, quindi, di stabilire in concreto se esistano dei raggiri che riescano a giustificare il reato di truffa aggravata.

E cosa rischia, allora, Chiara Ferragni con questa accusa? Il reato in questione è punibile con la reclusione da tre mesi a tre anni e una multa che va dai 51 euro ai 1.032. Ma non è finita qui! La truffa aggravata segue una giurisprudenza più recente: il truffatore sfrutta a suo vantaggio la distanza con l’acquirente (in questo caso la vendita non diretta ma mediante siti o esercizi commerciali).

L’acquirente non può quindi effettuare un controllo preventivo sul prodotto ed è costretto a subire, senza saperlo, le conseguenze della condotta del truffatore stesso. In questo caso, dunque, la pena di reclusione va da un anno a cinque anni e la multa dai 309 euro ai 1.549. Cosa succederà a Chiara Ferragni? Continueremo a seguire la vicenda e a tenervi tempestivamente informati!

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