Bebe Vio malattia, nuova infezione: «Ho rischiato un’altra amputazione»

Bebe Vio, il rischio di una nuova amputazione prima delle Paraolimpiadi di Tokyo: cosa era successo e come sta adesso? Nuova infezione

Bebe Vio, durante le Paraolimpiadi di Tokyo è riuscita a garantire all’Italia ben due medaglie (un oro e un argento): la campionessa ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo stato di salute e il difficile anno che l’ha messa a rischio di un’altra amputazione. Scopriamo cosa è successo e le parole dell’atleta.

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Bebe Vio: due medaglie alle Paraolimpiadi di Tokyo

Bebe Vio è riuscita a conquistare ben due medaglio durante le ultime Paraolimpiadi. Del suo grande traguardo, però, pare che lei fosse l’unica ad esserne rimasta stupita. Gli italiani, ormai, ripongono grande fiducia nelle capacità di riuscita dell’atleta ma lei ha rivelato di aver avuto il timore di non farcela.

Il suo pianto disperato, dopo la vittoria, infatti, è uno dei simboli più forti di tutta Tokyo 2021. Ecco cosa ha rivelato Bebe Vio sul traguardo raggiunto:

Se qualche settimana fa mi avessero detto che a Tokyo avrei vinto due medaglie mi sarei messa a ridere. Due medaglie… Per quanto ero messa male consideravo già un miracolo arrivarci a Tokyo.

Ma volevo arrivarci. E poi avevo anche avuto l’onore di essere nominata porta bandiera per la nostra Nazionale. Allora dovevo arrivarci a tutti i costi! Venivo da un anno di alti e bassi.

L’infortunio e la nuova infezione

L’atleta italiana ha affrontato un anno difficile, dopo l’infortunio al gomito che le è costato una lunga e dolorosa riabilitazione. Bebe Vio, inoltre, ha rivelato di aver rischiato di subire l’ennesima amputazione a causa di un’infezione. Ecco le sue parole in merito:

Il grave infortunio al gomito a settembre dell’anno scorso, dolorosissimo. I lunghi mesi di riabilitazione. Finalmente stavo meglio. Poi ad inizio anno il crollo: Infezione da stafilococco aureo.

Un altro maledetto batterio, dopo il meningococco di tanti anni fa. Ero messa proprio male e quando mi hanno detto «Se l’infezione è arrivata all’osso dobbiamo amputare l’arto» mi è crollato il mondo addosso. Basta amputazioni! Non mi è rimasto più molto da tagliare…

Poi per fortuna l’operazione è andata bene e l’infezione è stata debellata, da lì il miracolo di Bebe Vio e del suo staff che in 119 giorni sono riusciti a garantirsi non sono le Olimpiadi ma anche due medaglie:

«Non ce la farete mai» ci hanno detto. «Ci vogliamo provare?» ci siamo chiesti. Passione, coesione, lavoro, fatica. Così in pochi mesi siamo riusciti a conquistarci un oro e un argento. Cos’è l’impossibile? Mi hanno salvata le persone… Ed è a loro che devo queste vittorie.

I medici ed i loro staff, che mi hanno ridato la speranza. Mauro, il mio fisioterapista che mi ha rimessa a posto ogni volta. Peppone, il preparatore che ha permesso al mio corpo di rinforzarsi e prepararsi alle sfide. I maestri della Nazionale con tutto lo staff, che mi hanno supportata e sopportata in queste ultime settimane

Le mie compagne di squadra, che non hanno mai abbassato lo sguardo. Tutti i miei amici, custodi di questa verità tenuta nascosta per mesi, che nel momento del bisogno mi hanno inondato dell’amore di cui necessitavo.

Infine ringrazio la mia famiglia. La mia forza. Il mio tutto. Ogni volta un casino diverso, ma ne usciamo sempre più forti. Senza di voi non ce l’avrei mai fatta. Ora sono felice. Stanca, ma soddisfatta e felicissima…..quanto n’è valsa la pena!

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