Cosa è successo alla figlia di Albano e Romina Power? I due cantanti cercano ancora Ylenia Carrisi: le piste seguite negli anni
La storia d’amore di Albano e Romina Power è stata profondamente segnata dalla scomparsa della loro figlia Ylenia; la ragazza è sparita nel 1994 e da quel momento entrambi i genitori non hanno fatto altro che sperare in un suo ritorno.
Ylenia Carrisi è nata il 29 novembre di 53 anni fa e suo padre Albano e sua madre Romina la ricordano ancora, seppur con tanto dolore. Il 5 gennaio del 1994, la figlia dei due famosi cantanti è scomparsa in circostanze misteriose e nonostante le segnalazioni e le indiscrezioni sul suo conto, non è mai stata ritrovata.
Sui social network papà Albano e mamma Romina Power omaggiano sempre Ylenia, la figlia amatissima che non hanno mai dimenticato. Ma cosa le è successo? Nel corso del tempo le piste seguite dalle autorità sono state diverse e il caso è diventato internazionale: la ragazza, infatti, è scomparsa mentre si trovava in America.
Ancora oggi è un mistero e ovviamente i suoi genitori sperano sempre che la verità un giorno esca fuori. Albano e Romina non si rassegnano, sebbene sia difficile dopo tanti anni credere che possa ancora tornare a casa. La speranza, tuttavia, è sempre l’ultima a morire! Il cantante pugliese – proprio di recente – ha dichiarato di essere convinto che la figlia sia ancora viva.
Albano e Romina Power ricordano la loro figlia
Su Instagram Romina Power ha condiviso alcune foto insieme a sua figlia Ylenia; nella didascalia leggiamo la dedica strappalacrime in occasione del compleanno della ragazza: “In questo giorno, 53 anni fa, sei arrivata tu nelle nostre vite, Ylenia. Oggi mi chiedo se sai che è il tuo compleanno. Una cosa che so è che l’amore che provo per te non cambierà mai e aspetterò per sempre il tuo ritorno”.
Solo pochi giorni fa, Albano Carrisi, invece, nello studio di Verissimo ha dichiarato che secondo lui sua figlia sia ancora viva: “Ho la sensazione, dentro di me, che sia ancora ancora viva, da qualche parte”. Anche lui, comunque, sui social ha ricordato il compleanno della ragazza con le parole che vi lasciamo di seguito…
“Sopravvivere a un figlio è una condanna. Per me sei sempre al mio fianco, solo che i nostri percorsi ora sono fatti di pensieri. Alcuni magici, altri amari. Ci inseguiamo nelle strade misteriose dei ricordi, nelle foto, nell’avrei voluto fare e non è accaduto. Quel 5 gennaio 1994, il tuo essere è diventata una essenza. E il mio un essere Senza. Eppure sei con me. Sempre. Tanto quanto io sarò sempre con te, ora e nel momento in cui salirò quelle scale del cielo e ci riabbracceremo”.
Cosa è successo a Ylenia Carrisi?
Albano e Romina hanno rappresentato un duo vincente nella vita e nel lavoro, divenendo una coppia iconica per chi li ha seguiti dai loro esordi fino alla dolorosa separazione. Il motivo è certamente da ricercare nella dura prova che hanno dovuto superare nel 1994, quando la loro figlia Ylenia Carrisi, durante un viaggio negli Stati Uniti, scomparve misteriosamente senza lasciare alcuna traccia di sé. Albano e Romina, comunque, non si sono mai arresi e nonostante fra loro i rapporti si siano affievoliti, combattono fianco a fianco nell’estenuante ricerca della loro primogenita.
L’evento traumatico che ha stravolto la vita di Albano e Romina nel gennaio del 1994 è una ferita ancora aperta che non accenna a guarire; lo scorso anno il cantante aveva detto di essere costantemente in contatto con l’FBI e che i federali setacciavano insistentemente una pista che sembra essere quella giusta.
Sembrerebbe infatti che Ylenia Carrisi sia stata vittima del serial killer Happy Face, che in carcere ha dichiarato di aver ucciso una ragazza incontrata in spiaggia di nome Susan, pseudonimo che Ylenia utilizzava negli Stati Uniti per non esser riconosciuta. Nel dettaglio ancora non ci è dato sapere nulla, certo è che papà Albano e mamma Romina non si arrendono ancora, nonostante siano passati oltre venti anni.
La figlia di Albano e Romina Power è viva o morta?
Albano e Romina non si arrendono e fanno ancora di tutto per trovare la loro figlia Ylenia. Nonostante di recente il cantante pugliese abbia dichiarato di crederla ancora viva, però, in passato si diceva convinto del contrario. In un’intervista del Corriere della Sera, Carrisi aveva detto quanto segue: “[…] Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse ‘io appartengo alle acque’, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”.
Chi è Alexander Masakela?
Alexander Masakela trent’anni fa era conosciuto nell’ambiente di New Orleans come un personaggio ambiguo che spesso viveva di espedienti. Artista cinquantenne e trombettista di strada, era stato accusato di stupro da una delle donne con cui aveva avuto legami in passato. Il suo era un curriculum giudiziario colmo di piccoli reati, nonché risultava essere assiduo frequentatore di riti voodoo e messe nere.
Con certezza, l’uomo ha trascorso diversi giorni con Ylenia Carrisi, prima che la ragazza scomparisse nel nulla, in un misero albergo di New Orleans, nella zona francese. Secondo quanto deposto dai proprietari dell’albergo alle autorità investigative, Ylenia avrebbe lasciato la sua stanza nel pomeriggio del 6 gennaio 1994, senza portare con sé nulla. Alexander Masakela è rimasto lì ancora per una settimana. Al tentativo dell’uomo di pagare il soggiorno con gli assegni turistici della ragazza, l’albergo ha messo al corrente la polizia, che ha avviato le prime indagini sulla scomparsa della Carrisi. Nel frattempo, anche i genitori, Albano e Romina Power, hanno denunciato la sparizione della figlia, precipitandosi a New Orleans.
Alexander, arrestato il 31 gennaio successivo, è stato rilasciato appena il guardiano notturno dell’acquario di New Orleans ha identificato Ylenia come la ragazza che la sera del 6 gennaio aveva visto buttarsi nel fiume Mississippi. Dal momento del rilascio, Masakela non è stato più rintracciabile. Il caso sulla scomparsa di Ylenia è stato chiuso, per cui si sono interrotte tutte le indagini curate dagli investigatori americani.
Cosa c’entra Alexander Masakela con la sparizione di Ylenia Carrisi?
Intervistato dal Times, Alexander Masakela ha affermato che la sera del 6 gennaio 1994 Ylenia Carrisi sarebbe rimasta ad ascoltarlo mentre suonava la tromba nel quartiere francese, a Royale Street, come sempre. Secondo la sua versione, la ragazza si è poi allontanata per passeggiare e lui non l’avrebbe più vista.
Dai racconti dei suoi genitori, in particolare di Albano, sembrerebbe che Ylenia Carrisi in quel periodo passasse un momento di incertezze e dubbi che, anche se comune a tanti ragazze della sua età, erano gravati da un uso generico di droghe. Il cantante di Cellino San Marco ha anche confessato che, sei mesi prima che la figlia partisse da sola, tutta la famiglia Carrisi era stata in vacanza nel Sud degli Stati Uniti.
Proprio a New Orleans, Ylenia aveva conosciuto il cinquantenne artista di strada Alexander Masakela. A quest’uomo la giovane ragazza si era legata, nonostante il parere del tutto contrario di entrambi i genitori. Secondo quanto Albano ha dichiarato, parrebbe che durante il loro soggiorno nella cittadina della Louisiana, Ylenia fosse spesso sotto l’effetto della marijuana. Un giorno, addirittura, avrebbe fatto preoccupare tutta la famiglia buttandosi nelle acque del fiume Mississippi, rischiando addirittura di annegare.
La scomparsa di Ylenia Carrisi
Ebbene, una volta in America da sola, Ylenia avrebbe detto al padre che a ottobre 1993 si sarebbe diretta verso il Belize, nel centro America, perché aveva in mente di scrivere un libro sugli artisti di strada e i senzatetto. Arrivata a destinazione, avrebbe abbandonato la prima tappa del suo viaggio in solitaria senza avvisare i genitori rimasti in Italia. Lo scopo della ragazza era raggiungere Alexander Masakela in Louisiana. Da prove certe, il 30 dicembre 1993 i due hanno preso alloggio al LeDale Hotel, un trasandato hotel nel quartiere francese di New Orleans. Da quella residenza Ylenia ha chiamato la sua famiglia per l’ultima volta, tra il 31 dicembre e il 1 gennaio 1994.
Alcuni anni fa, in una stazione della Florida si sono trovati i resti di una donna morta nel 1994. Le possibilità che si trattasse della figlia di Albano, Ylenia Carrisi, erano altissime poiché, una volta ricostruite le sembianze del cadavere, sembrava somigliarle tantissimo. Inoltre aveva con sè alcuni oggetti personali di Ylenia, tra cui una specifica collana, particolare che aveva fatto pensare di aver ritrovato proprio il corpo della giovane scomparsa. Dai campioni di DNA prelevati dalla squadra investigativa americana, arrivata per l’occasione in Italia, si scoprì che quella donna morta non era Ylenia. Il corpo ritrovato è stato identificato come appartenente a una certa Susanna che, sicuramente conosceva la ragazza, proprio perché aveva con sé le cose della figlia di Albano Carrisi.
Il cantante, comunque, dal canto suo, ha sempre sostenuto che sua figlia era scappata da Alexander Masakela dopo due giorni che l’aveva incontrato, chiamandolo maestro. Ecco le parole del famoso cantante, ritrovate in un’intervista del tempo: “Nei suoi diari ha scritto che Alexander ed un altro uomo volevano costringerla a drogarsi. Quest’ uomo è uno spirito del male. Tanta gente con cui abbiamo parlato ci ha detto che soggiogava le donne con la droga per tenerle in suo potere come schiave”.