Carlo Alberto Dalla Chiesa storia vera: chi era, causa morte, chi l’ha ucciso, moglie, figli, biografia

Carlo Alberto Dalla Chiesa è il generale entrato nella storia d'Italia per il suo impegno contro mafia e terrorismo. Conosciamolo meglio.

Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è uno dei simboli della lotta contro la mafia, ucciso il 3 settembre 1982 in un agguato criminale: scopriamo i dettagli sulla sua storia, le cause della morte, chi l’ha ucciso e chi sono le due mogli e suoi figli.

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Chi era Carlo Alberto Dalla Chiesa?

Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un generale dell’arma dei Carabinieri che si è distinto per il suo impegno contro il terrorismo e la Mafia. Tra i personaggi più ammirati del Novecento italiano, l’uomo ha perso la vita proprio durante un agguato criminale. Andiamo a scoprire meglio i dettagli di questa brutta pagina di cronaca (e storia nostrana).

Causa morte: la strage di Via Carini

Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fu sempre in prima linea nella lotta alla Mafia. Questo lo rese un bersaglio per i criminali che vedevano nella sua integrità un grande ostacolo al proprio successo. La sera del 3 settembre 1982, mentre era in macchina con la seconda moglie Emanuela Setti Carraro, in via Isidoro Carini, a Palermo, venne affiancato da un commando di Cosa Nostra. Sul corpo del militare e di sua moglie vengono sparate trenta pallottole di kalashnikov che uccidono i due. Nello stesso attentato muore anche Domenico Russo, agente della scorta.

Il tragico episodio è ricordato come la strage di via Carini. Tempo dopo, in quella stessa strada, comparve la scritta:

Qui è morta la speranza dei palermitani onesti

Chi l’ha ucciso?

Carlo Alberto Dalla Chiesa è morto per mano della mafia, come confermato anche dal super boss Totò Riina che, una volta incarcerato, rivelò di essere stato il mandante dell’esecuzione. Ecco le sue parole:

Appena è uscito lui con sua moglie, lo abbiamo seguito a distanza e: Tun! Tun! Potevo farlo là, per essere più spettacolare nell’albergo, però queste cose a me mi danno fastidio

Prima moglie

Carlo Alberto Dalla Chiesa, il celebre Generale dell’arma dei Carabinieri, si è sposato due volte. La prima moglie fu Dora Fabbo con cui convolò a nozze nel 1945 per poi divorziare nel 1978, quattro anni prima di morire nell’agguato mafioso rimasto nella storia come la Strage di via Carini.

Seconda moglie

Successivamente Dalla Chiesa si sposò in seconde nozze con l’infermiera Emanuela Setti Carraro nel 1982. Erano marito e moglie da appena 54 giorni quando persero entrambi la vita nella strage di via Carini per mano della Mafia.

Figli: chi è la mamma?

Carlo Alberto Dalla Chiesa e la prima moglie Dora Fabbo hanno avuto tre figli: Rita Dalla Chiesa, Nando Dalla Chiesa e Maria Simona Dalla Chiesa.

Biografia

Carlo Alberto Dalla Chiesa era nato a Saluzzo il 27 settembre 1920, figlio di un ufficiale dei Carabinieri che si ritirò nel 1955 con il grado di vice comandante generale dell’Arma. Cresciuto in un ambiente dove giustizia, legge e amore per la patria erano i principali valori, l’uomo avvia la propria carriera nel 1941. Si distingue già nel corso della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista rifiutandosi di svolgere azioni anti-partigiane e diventando responsabile delle trasmissioni radio clandestine che avevano un canale aperto con le forze degli alleati americani. Eroe della Resistenza, è il 1966 quando assume il comando della Legione di Palermo. Durante un incontro alla commissione antimafia riportato dal sito dei carabinieri, il militare pronunciò uno dei suoi più storici discorsi:

Vorrei mostrare una scheda, che io ho preparato per la mia legione, per tutti i miei collaboratori, dedicata proprio ai mafiosi o indiziati tali.(…) attraverso le parentele e i comparati, che valgono più delle parentele, si può avere una visione organica della famiglia, della genealogia, più che un’anagrafe dei mafiosi.

Quest’ultima è limitata al personaggio; la genealogia di ciascun mafioso ci porta invece a stabilire chi ha sposato il figlio del mafioso, con chi si è imparentato, chi ha tenuto a battesimo, chi lo ha avuto come compare di matrimonio.

E tutto questo è mafia, è propaggine mafiosa (…) è molto più efficace seguire i mafiosi così, cioè non attraverso la scheda solita del ministero dell’Interno, ma da vicino, attraverso i figli, attraverso i coniugi dei figli, attraverso le provenienze, le zone dalle quali provengono, perché anche le zone d’influenza hanno la loro importanza.

Nel 1973, dopo la promozione a Generale, Dalla Chiesa svolse un ruolo importante anche alla lotta al terrorismo e alle Brigate Rosse. La morte per mano della mafia non ha certo scalfito il ricordo della sua coraggiosissima vita, che resterà impressa per sempre nella storia del nostro Paese.

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