Netflix, 5 buoni motivi per recuperare Mare Fuori (in attesa della nuova stagione su Raiplay e Rai 2)

Perché dovrebbe guardare Mare Fuori? Nel nostro articolo vi sveliamo i motivi per cui questa serie merita una possibilità!

Mare Fuori è una fra le serie più seguite degli ultimi tempi; da quando è approdata su Netflix, è al quarto posto fra le più viste in assoluto!

Leggi anche: Netflix, arriva Lidia Poet, la serie tv sulla prima avvocatessa italiana: 3 buoni motivi per non perderla

La storia racconta le vite dei ragazzi rinchiusi nel carcere minorile di Napoli; i protagonisti sono in cerca di riscatto.

Perché guardare Mare Fuori su Netflix

Mare Fuori è una serie italiana uscita inizialmente su Rai Due; sulla televisione di Stato, però, non ha avuto il successo sperato, raggiunto poi quando è stata aggiunta al grande catalogo di Netflix. Attualmente si parla di due stagioni, 24 episodi e la prossima in uscita a breve su Raiplay. La storia narra le vite di giovani soggiogati e attirati dai facili guadagni che – per via di diverse vicissitudini – sono finiti in carcere. Nonostante tutto, però, i protagonisti di Mare Fuori hanno voglia di riscatto e di riprendere in mano la propria vita. Di seguito elenchiamo tutti i buoni motivi per guardare questa serie televisiva!

Leggi anche: Netflix: ci aspetta un febbraio 2023 pieno di novità, film e serie tv imperdibili

1. Un calcio al pregiudizio

Mare Fuori strizza l’occhio a un’importante tematica sociale e mette i giovani al primo posto: nel carcere in cui è ambientato si cerca di far tornare i ragazzi sulla retta via, con il fine di inserirli di nuovo nella società al meglio. Non è facile trovare il riscatto poiché alcuni dei protagonisti sono abituati a vivere nel male e nel disagio. In pochi riescono dunque a trovare la loro storia, ma nulla è impossibile se lo si vuole veramente. La serie televisiva di cui stiamo parlando ci tiene a mandare un messaggio contro il pregiudizio relativo ai carcerati e agli ex carcerati.

2. Carolina Crescentini

Carolina Crescentini è il fiore all’occhiello di Mare Fuori; l’attrice interpreta la nuova responsabile dell’Istituto, Paola Vinci. Arriva alla fine del primo episodio e il suo approccio con i ragazzi è certamente duro, ma comprensivo. La Direttrice tratta i carcerati come i suoi figli, cercando in ogni modo di dare loro una seconda e meritata possibilità.

Leggi anche: Tutti pazzi per la Corea: su Netflix arrivano nuovi k-drama e il successo è assicurato

3. Mare Fuori è una serie per tutti

Quella di cui stiamo parlando è una serie adatta a tutti: è vero, è dura, ma non è violenta. Le scene toccano le più nascoste corde psicologiche del nostro intimo e fa convergere sacro e profano. Inoltre è particolarmente educativa, soprattutto per i più giovani. Mare Fuori, nonostante sia ambientata a Napoli, non ricorda nemmeno lontanamente Gomorra e prende fin da subito le distanze dalla malavita, denunciando ogni aspetto torbido di essa.

Seguici su Instagram