Gisella Cardia, chi è la “veggente” di Trevignano?

Cosa c'è di autentico su quanto sta accadendo a Gisella Cardia, la “veggente” di Trevignano, che riceve messaggi dalla Madonna?

Gisella Cardia è la veggente di Trevignano a cui appare la Madonna che lacrima sangue. Scopriamo di seguito chi è la donna e quanto ci sia di autentico in tutta la presunta vicenda mistica.

Leggi anche: Matteo Salvini su Twitter cosa ha scritto e cancellato? Ultimissime notizie sul Vicepremier: scoppia la polemica

Diventata famosa come la veggente di Trevignano, Giulia Cardia ha un passato da imprenditrice. Dice di vedere la Madonna che lacrima sangue e che moltiplica gnocchi e pizza. Racconda di messaggi ricevuti dalla Vergine e diffusi ai suoi fedeli. Su di lei oggi sono puntati i riflettori mediatici, le indagini della Procura della Repubblica e quelle delle autorità religiose.

https://www.instagram.com/p/CsVfnJkoAfo/

Età

Gisella Cardia ha 53 anni: è nata a Patti, in provincia di Messina, nel 1970.

Marito e figli di Gisella Cardia

Nata come Maria Giuseppa Scarpulla, la veggente di Trevignano è diventata famosa con il cognome del marito, Gianni Cardia, suo coetaneo. Sposati da oltre dieci anni, i due hanno condiviso nel bene e nel male diverse avventure e disavventure, compreso l’inizio di tutte le vicissitudini delle visioni miracolose, avendo acquistato insieme a Medjugorje la statuetta della Madonna che lacrima sangue.

La coppia non ha figli, anche se Gisella Cardia ha dichiarato di esser rimasta incinta per opera dello Spirito Santo in passato ma di aver perso il bimbo che portava in grembo.

Che lavoro fa Gisella Cardia?

Prima di diventare famosa come veggente, Gisella Cardia si chiamava ancora Maria Giuseppa Scarpulla, era un’imprenditrice e si occupava di ceramiche siciliane. Nel 2013, a seguito della bancarotta fraudolenta della sua attività, è stata condannata a due anni di reclusione e al risarcimento di oltre 300mila euro ai suoi dipendenti sul lastrico.

Poichè la donna non aveva precedenti penali, la pena è stata sospesa. A quel punto lei e il marito si sono trasferiti in provincia di Roma, a Trevignano Romano. Per tutto questo tempo Gianni Cardia, suo marito l’ha sostenuta, rimandole sempre vicino.

Tutta la storia della veggente di Trevignano

Gisella Cardia, dopo il fallimento della sua attività imprenditoriale, ha deciso di lasciare la Sicilia insieme a suo marito per trasferirsi a Trevignano. Proprio nella cittadina laziale sono iniziate le manifestazioni miracolose, dove la veggente e il suo consorte hanno creato una fondazione dedicata ai fenomeni mistici.

Il tutto è iniziato al rientro da un pellegrinaggio a Medjugorje, dal cui luogo Gisella e suo marito Gianni Cardia, da puntuali fedeli, hanno riportato a casa una statuetta della Madonna. Grazie a una generosa donazione da parte di un privato, i due coniugi hanno acquistato un terreno nel borgo, in via Campo delle Rose, su una collina con panorama mozzafiato sul Lago di Bracciano, dove accogliere i seguaci della Vergine che, via via, sono sempre più aumentati.

Motivo di cotanto interesse popolare è dato dal fatto che Gisella ha affermato di vedere e parlare con la Madonna, di ricevere da Lei messaggi e di trasmetterli ai numerosi proseliti della Vergine. Nel giro di pochissimo tempo la coppia di sposi ha fondato La Madonna di Trevignano Romano, una onlus a cui i credenti possono spontaneamente fare donazioni.

La moltiplicazione degli gnocchi e della pizza

Nel frattempo i miracoli sono aumentati di numero, arrivando persino a un vero proprio colpo di scena, con l’intervento addirittura della Madonna per moltiplicare del cibo. La Cardia, infatti, afferma con certezza che la Vergine abbia moltiplicato un piatto di gnocchi e qualche pezzettino di coniglio, accrescendo le quantità in modo da far mangiare persino quindici persone. Come se non bastasse, gli eventi prodigiosi hanno fatto il bis, con il miracolo della moltiplicazione della pizza.

Inoltre la veggente di Trevignano ha confessato di aver incontrato il diavolo e di aver lottato con lui, di essere nata morta, di aver ricevuto le stimmate. E intanto la statuetta della Madonna acquistata a Medjugore da lei stessa, lacrimerebbe sangue. Eventi prodigiosi che, secondo la Cardia e i suoi seguaci, si ripeterebbero il 3 di ogni mese, testimoni centinaia di fedeli presenti alle apparizioni della Vergine.

Ovviamente intorno alle faccenda è nato un enorme clamore mediatico, mentre sono in tanti a interrogarsi sulla veridicità degli eventi mistici.

Cosa c’è di vero nel racconto della veggente di Trevignano?

Nel frattempo si sono interessate alle presunte apparizioni mistiche e alla veggende di Triggiano sia la giustizia ordinaria sia quella spirituale. Alcune inchieste televisive, da Sky Tg24 a Chi l’ha visto, da Porta a Porta a Le Iene,  hanno ricostruito puntualmente i fatti, indagando sulla credulità popolare e rivelando che era stata aperta un’inchiesta sui presupposti miracoli dalla procura di Civitavecchia. Non solo. È venuto anche alla luce che alcuni ex seguaci hanno denunciato truffe.

Per provare se ci sia qualcosa di vero sull’apparizione della Madonna e delle sue lacrime di sangue, sulla moltiplicazione degli gnocchi, sui miracoli e le stimmate, anche la diocesi di Civita Castellana ha aperto un’indagine.

In attesa di una pronuncia dell’autorità ecclesiastica circa l’autenticità, la Procura della Repubblica ha emesso un’ordinanza per la demolizione della pisside dove era stata riposta la statuetta della Madonna.

Gisella Cardia, dal canto suo, continua ben determinata per la sua strada il 3 di ogni mese. Nel terreno adibito a Santuario all’aperto continuano ad arrivare seguaci, mentre lei e suo marito avviano il rosario, rimanendo in attesa di un messaggio mariano:

Intendo continuare a stare qui e non arretro neanche di un millimetro perché sto nella casa di Dio e ho la Madonna dalla mia parte.

Seguici su Instagram