Eugenia Roccella famiglia: chi sono i genitori della ministra delle Pari Opportunità? Ecco le sue origini

Chi sono i genitori di Eugenia Roccella? Il Ministro delle Pari Opportunità nel Governo Meloni è figlia di un noto politico e...

Eugenia Roccella oggi è Ministro delle Pari Opportunità nel Governo Meloni, nonché una giornalista molto nota in Italia. In passato ha ricoperto la carica di sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e al Ministero della Salute nel Governo Berlusconi IV.

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Cosa sappiamo della sua vita privata? Chi sono i suoi genitori? Eugenia Maria Roccella – questo il nome completo – è nata a Bologna il1 5 novembre del 1953 e oggi ha 69 anni.

Chi sono i genitori di Eugenia Roccella?

Eugenia Roccella è figlia di Franco Roccella, uno dei fondatori del Partito Radicale e della pittrice e femminista Wanda Raheli. I suoi genitori l’hanno affidata alle cure dei nonni e di una zia per i primi anni della sua infanzia, lasciandola in Sicilia. Successivamente, in età scolare, ha raggiunto la coppia a Roma.

La carriera politica

Nei primi Anni Settanta, Eugenia Roccella è stata a capo del Movimento di Liberazione della Donna e ha condotto le battaglie del movimento femminista di quel periodo preciso storico, concentrandosi sul diritto al divorzio e all’aborto, senza dimenticare la violenza sulle donne e le pari opportunità sul lavoro. Nel 2008, poi, è stata eletta alla Camera dei Deputati per la XVI Legislatura nella lista del Popolo della Libertà.

Alle elezioni politiche del 2013, invece, è stata eletta a Montecitorio per la XVII Legislatura sempre per le medesime liste, per poi aderire alla Gruppo Misto Idea. Nella XIX Legislatura è rientrata in Parlamento, eletta in Calabria per Fratelli d’Italia. Ha un profilo Instagram che – sebbene presenti una spunta blu – non è aggiornato da molto: il link diretto QUI.

Cosa è successo al Salone del Libro?

Il 20 maggio 2023, durante una delle giornate dedicate al Salone del Libro di Torino 2023, la ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e di Non una di meno. Nicola Lagioia in quanto Direttore dell’evento ha espresso il suo parere in merito scontrandosi con la ministra a la deputata di Fratelli D’Italia Augusta Montaruli che lo ha attaccato duramente. (Per scoprire i giusti motivi della contestazione clicca QUI).

A seguito delle contestazioni, Eugenia Roccella è stata costretta ad abbandonare il palco e non ha potuto proseguire con la presentazione del suo libro. In merito a quanto successo Nicola Lagioia è stato chiaro ed è intervenuto affermando che la contestazione fa parte del gioco democratico e che la democrazia include anche il dissenso. 

L’uomo è stato attaccato perché non sarebbe intervenuto con ”abbastanza forza” contro la manifestazione. Ma Nicola Lagioia ha ribadito chiaramente che in Democrazia, finché non c’è violenza, si può fare conflitto, contestazione di idee. Potete trovare il suo post con la descrizione di quanto accaduto cliccando QUI. Sui social, Nicola Lagioia ha poi denunciato quanto successo con Augusta Montaruli secondo cui che avrebbe inveito molto duramente nei suoi confronti per la gestione del momento:

«(…) A quel punto, colpo di scena: una deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli (dunque stiamo parlando di istituzioni), la quale evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti. A quel punto, pieno di imbarazzo per lei, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso».

E in un’intervista a La Stampa ha ribadito:

«L’aspetto grave della vicenda è tutto nel fatto di essere stato aggredito da quella che è comunque per il suo stesso ruolo una rappresentante delle istituzioni. Qui c’è qualcosa che non va, perché se un ragazzo mi urla contro ci può stare. Se lo fa Montaruli il livello cambia, e di molto. E soprattutto quel riferimento ai “soldi” che mi sarei “preso”, o addirittura il rullo di tamburi da far risuonare quando me ne andrò. Lo sa che me ne sono già andato, che il mio mandato è concluso?».

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