Elena Cecchettin e la felpa con simboli satanici: qual è la verità?

Elena Cecchettin è stata aspramente criticata per via dei simboli satanici mostrati durante i suoi interventi televisivi. Ma dov'è la verità?

Elena Cecchettin è la sorella di Giulia, la 22enne uccisa l’11 novembre 2023 per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta. Dalla notizia di scomparsa, fino – purtroppo – a quella del ritrovamento del cadavere, la maggiore delle due si è sempre mostrata in televisione speranzosa di poter lanciare un importante messaggio.

Nelle ultime ore, però, a far parlare sui social (e non) è la felpa di Elena, che ritrae simboli satanici associati all’occulto e all’adorazione del Diavolo. Molti – fra cui anche Stefano Valdegamberi – si sono schierati contro la sorella di Giulia Cecchettin, tra le altre cose anche per la scelta degli abiti indossati durante i suoi interventi televisivi.

Ma qual è la verità? Il satanismo c’entra o non c’entra? Anche il profilo Instagram di Elena Cecchettin è stato preso di mira per via delle foto artistiche condivise dalla ragazza; la 24enne sfoggia uno stile gotico che attecchisce le sue radici nell’omonima cultura letteraria e artistica. Negli anni, però, la moda in questione si è arricchita di simboli satanici e occulti.

Che Elena Cecchettin abbia sfoggiato simboli dal chiaro stampo occulto è un fatto, ma questo non può e non deve inficiare con la scomparsa di sua sorella, morta per mano di un giovane uomo. Il messaggio della 24enne non può essere occultato dal suo modo di esporsi attraverso lo stile che più la caratterizza.

Cosa sono i simboli satanici sulla felpa di Elena Cecchettin?

Elena Cecchettin ha fatto parlare di sé per via della felpa con simboli satanici indossata durante il suo intervento a Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio. La ragazza ha indossato un capo del marchio Thrasher, in voga fra gli skater. Sulla felpa in questione è ritratto il nome del brand con un pentacolo dove al suo interno è possibile distinguere perfettamente il Caprone, ovvero il ritratto del Diavolo nella cultura satanista.

A completare il disegno sulla felpa di Elena Cecchettin, proprio al fianco del pentacolo, si vedono due ruote, associate agli skate a cui il brand fa riferimento. È bastato questo e qualche post su Instagram a far della sorella di Giulia una satanista, ma il suo vestiario non può essere un escamotage per sottrarsi a una riflessione più ampia e doverosa: quella che vede una violenza sempre più efferata e spregiudicata nei confronti di donne di ogni età e classe sociale.

In poche parole, non sono i simboli satanici a doverci allontanare dall’idea principale che è soltanto una: la morte di Giulia Cecchetin per mano di Filippo Turetta a pochi giorni dalla sua laurea. Questo è oggi l’unico argomento che dovrebbe farci discutere all’unanimità. Tornando però all’occultismo è anche bene specificare che il brand in sé (in questo caso Thrasher Mmagazine) non ha nulla a che vedere con il satanismo, ma l’uso e l’abuso dei suoi simboli crea un enorme dibattito.

Elena Cecchettin probabilmente indossa ciò che indossa senza badare alla simbologia stessa o magari non credendoci. Per i fedeli non è una giustificazione, poiché i simboli in questione hanno riferimenti chiari che è impossibile non riconoscere. Averli sdoganati, però, non è certo responsabilità della sorella di Giulia. Forse avrebbe potuto essere più “furba” nella scelta dei suoi abiti prima dell’intervento in diretta da Del Debbio…

Ma si può davvero biasimare una ragazza che a soli 24 anni mette la faccia in televisione per parlare della morte atroce di sua sorella di soli 22 anni? Si può colpevolizzare la scelta di un outfit da parte di Elena che da giorni ormai ha in testa solamente un unico pensiero? I simboli satanici – seppur contraffatti – non possono e non devono distoglierci dall’unico messaggio possibile: quello di giustizia per Giulia e per tante altre donne che oggi non hanno la voce per potersi difendere. 

Le parole di Valdegamberi sul “satanismo”

Tramite il suo profilo Facebook, Stefano Valdegamberi – su Elena Cecchettin – ha detto: “Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E ancora, poi, aggiunge che questo sembrerebbe un “tentativo di quasi giustificare l’omicida dando la responsabilità alla ‘società patriarcale’. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito”.

Dopo le parole su Elena Cecchettin, molti hanno chiesto a Valdegamberi di dimettersi. L’esponente della Lega, però, non ha la minima intenzione di prendere in considerazione questa ipotesi. Le sue parole al programma radio La Zanzara: “Dimettermi? No. Quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto messaggi di morte da quelli che dicono di rispettare uomini e donne. Elena parla di uomo patriarcale e poi sui social ha richiami a simboli satanisti. Fa la morale e poi segue certe teorie sataniste. Viene a farmi la morale a me e poi segue certe teorie…”.

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