Gazzelle, cosa significa il suo nome e come si chiama realmente? Com’è diventato famoso?

Fuoriclasse della musica indie, Gazzelle è il cantautore romano amato e apprezzato da un pubblico sempre più numeroso!

Gazzelle è l’artista numero uno per quanto riguarda l’indie pop italiano, diventato famoso per il giusto mix dei suoi brani tra tematiche importanti e melodie delicate. Sapete qual è il suo vero nome? Scopriamolo di seguito!

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Di origini lucane, i genitori sono di Marsico Nuovo, in provincia di Potenza, Gazzelle è nato a Roma, il 7 dicembre 1989, sotto il segno del Sagittario. Cresciuto nel rione Prati della Capitale, l’artista ha iniziato a suonare a livello amatoriale all’età di 22 anni, usando il suo vero nome. Prima di diventare famoso, il cantante romano lavorava in una pizzeria. Come è diventato famoso? Leggiamo di seguito tutti i dettagli!

Come si chiama realmente Gazzelle?

All’anagrafe il cantautore romano Gazzelle è registrato con il nome completo di Flavio Bruno Pardini.

Cosa significa il suo nome?

Come mai ha scelto proprio questo nome? Dal 2016 l’artista ha scelto di presentarsi professionalmente con lo pseudonimo Gazzelle? É lui stesso a spiegare cosa significhi: “Il nome è venuto fuori in modo un po’ causale: ero alla ricerca di una parola che ci azzeccasse poco con la mia musica, che facesse da contrasto e desse un gusto surreale. Poi un giorno mi sono accorto che avevo davvero un mucchio di paia di Gazelle Adidas in camera mia, perché sono un po’ fissato con le scarpe, e ho pensato che avrei potuto chiamarmi così, che suonava bene e strano al punto giusto”.

Com’è diventato famoso?

Soltanto a partire dal 2016 ha iniziato a utilizzare lo pseudonimo di Gazzelle, mostrando una personalità introversa e malinconica. Gazzelle è il primo esponente dell’indie pop italiano. Nei suoi brani tratta tematiche importanti, dall’amore alla solitudine, dall’alcolismo alla depressione, alle droghe, usando spesso basi melodiche e articolate, come perfetta antitesi dei delicati e importanti argomenti di cui parla.

L’artista stesso definisce il suo stile musicale sexy pop affermando che si tratta di: “una definizione nata così, un po’ per ridere… come una battuta, come un modo ironico e leggero di definire qualcosa”.

Quella te è il primo singolo rilasciato da Gazzelle, rilasciato nel 2016. L’anno dopo l’artista romano ha pubblicato il suo album in studio, Superbattito, cui hanno fatto seguito Punk (2018) e OK (2021). È però con il 45 giri Plastica, del 2017, che il cantautore ha il suo primo vero e grande successo, brano con cui è diventato famoso in tutta la Penisola.

Canzoni famose

Altre sue canzoni molto popolari e conosciute sono: Nmrpm (2017), Zucchero filato (2017), Sayonara (2017), Stelle filanti (2017), Nero (2017), Meglio così (2017), Martelli (2018), Tutta la vita (2018), Sopra (2018), Scintille (2018), Punk (2018), Lacri-ma (2020), Scusa (2020), Belva (2021), Tuttecose (con Mara Sattei, 2021)

Il 4 giugno 2022, dopo aver precedentemente pubblicato un video sui social in cui canta L’amore conta, è stato invitato da Ligabue al suo concerto per i 30 anni di carriera a Campovolo, dove i due si sono esibiti in un duetto con questa canzone.

Dentro è il suo ultimo album, pubblicato il 19 maggio 2023, dove sono contenuti i singoli Non lo dire a nessuno, Nessun rimpianto, Idem, Qualcosa che non va, È andata come andata, Quello che eravamo prima.

Il 9 giugno 2023 Gazzelle ha dato il via al grande tour estivo, partendo dallo Stadio Olimpico di Roma, in sold out.

Curiosità su Gazzelle

Tre curiosità su Gazzelle? Leggiamole di seguito!

  • Ha frequentato il liceo a Roma, dove è stato compagno di classe di Umberto Violo (Dark Wayne) e Nicolò Rapisarda (Tony Effe), futuri componenti del collettivo trap Dark Polo Gang.
  • Nel luglio 2018 ha aderito all’articolo di dissenso collettivo, firmato da altri artisti nelle pagine di Rolling Stone, nei confronti delle politiche sull’immigrazione attuate dall’allora ministro dell’interno Matteo Salvini.
  • Ora che ti guardo bene è la canzone pubblicata il 15 aprile 2020, scritta a casa propria durante il primo periodo di lockdown, i cui proventi li ha devoluti interamente all’Ospedale Spallanzani di Roma, per aiutare gli ammalati di COVID-19.
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