A Enrico Ruggeri non è stato chiesto di mostrare il suo maschilismo, eppure…

Enrico Ruggeri si gioca ancora la carta del maschilismo: cosa ha detto su Elodie? «Altre artiste non avevano bisogno di mostrarsi nude»

Enrico Ruggeri ci tiene a ricordarci – ogni volta che ne ha occasione – tutta l’ignoranza di cui è capace. Lo aveva già fatto in occasione della Partita del Cuore, quando Aurora Leone dei The Jackal era stata vittima di un intollerabile episodio sessista. Lo aveva fatto di nuovo con le molestie subìte da Blanco, durante un’esibizione.

Potevamo sperare che mantenesse il silenzio almeno fino al 2024, ma non ci stupisce che abbia deciso di mostrarci tutto il suo maschilismo, commentando e avallando le dichiarazioni sessiste di Gino Paoli nei confronti di Elodie.

Enrico Ruggeri su Elodie: cosa ha detto?

Enrico Ruggeri ha espresso la sua ”opinione” sulle critiche di Gino Paoli nei confronti di Elodie durante un’intervista concessa a Libero Quotidiano. Il vincitore di Sanremo ha commentato le dichiarazioni del cantautore, sostenendo che altre artiste che lui considera sensuali sono riuscite a mantenere la propria immagine senza dover necessariamente mostrare il proprio corpo, sottolineando che non è sempre indispensabile svelare parti intime per essere considerate affascinanti.

«Se mi sono fatto un’idea sul dissing tra Elodie e Gino Paoli? Ti posso solo dire che, nel mondo della musica, le due donne che considero più sensuali sono: Nico che era la cantante dei Velvet Underground e Debbie Harry, la cantante dei Blondie. In entrambi i casi queste avevano un tale appeal che non avevano bisogno di mostrare nemmeno le ginocchia. Virna Lisi non ricordo di averla mai vista nuda, eppure me la ricordo come un’icona er0tica».

La libertà e il successo di Elodie fanno paura

Ci provano in tutti i modi a delegittimarla, dicendo che si spoglia perché non ha talento, non ha voce, non ha un buon repertorio, non ha alcun talento artistico, ma lei va avanti per la propria strada, vende migliaia di dischi, riempie i palazzetti di tutta Italia e si gode la libertà che si è conquistata. Perché, sì, Elodie è una donna libera, a differenza di chi commenta detrattandola, che è piena di pregiudizi, di parole infamanti e critiche violente. Che, ammettiamolo, più che descrivere lei, descrivono loro.

Elodie è un’artista giovane e brillante, ha una carriera di successo, ha riempito il Forum di Assago di Milano per ben tre volte (la quarta data sarà a dicembre), sta portando avanti un tour trionfale in tutti i palazzetti più importanti d’Italia, sul palco fa uno show completo, tra canto, ballo e visual di grande impatto. Eppure, a qualcuno non va proprio giù. E sapete perché? Perché ama giocare con la propria immagine, con il proprio corpo e la propria sensualità.

L’accusa «Sempre troppo nuda»

L’accusano di essere «sempre nuda», come se fosse una colpa o un demerito. Dicono che sia un pessimo esempio, come se il corpo di una donna fosse qualcosa di cui vergognarsi. Dicono addirittura che non sia d’aiuto alla causa femminista perché le vere donne – sostengono – non hanno bisogno di spogliarsi per far parlare di sé.

Allora forse è bene che qualcuno dica a tutti gli haters che sono sempre e solo loro a parlare delle sue nudità, perché Elodie – in un solo anno – ha dimostrato di essere una vera big: è stata la protagonista del film “Ti mangio il cuore”, ha co-scritto (con Joan Thiele) e cantato il brano che fa da colonna sonora al lungometraggio, “Proiettili”, col quale ha vinto il Premio come miglior canzone originale ai David di Donatello, ha pubblicato l’album “Ok.Respira” che ad oggi è uno dei più venduti, poi un Sanremo trionfale, un duetto con Mengoni, una docu-serie e un tour di successo. E tutto questo in un solo anno.

Continuate pure a svilirla, offenderla, insultarla, lei va avanti per la propria strada. Del resto, l’ha detto lei stessa «Mi piace l’idea di dare fastidio senza fare niente di male».

Il corpo delle donne non è affare di nessuno

Partiamo da una considerazione base: ogni donna è libera di mostrare e fare del suo corpo quel che vuole. Non è un demerito farsi notare per il proprio corpo. La colpa sta nell’occhio di chi guarda, se è rivolto esclusivamente a quello, anche quando non è il focus del discorso.

Mostrare il proprio corpo non è motivo di vergogna, che sia di una donna provvista o meno di figli non cambia la considerazione. I figli delle madri consapevoli apprenderanno la lezione con l’esempio, gli altri dovranno imparare da soli ma ce la possono fare.

Alle donne adulte, madri, non madri, figlie o sorelle che ritengono che il corpo di una donna vada mostrato con criterio, decoro e pudore vanno invece le mie più affrante considerazioni. Quando smetteremo di essere carnefici di noi stesse? Non basta già il sistema? Non vi basta il patriarcato?

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