Guendalina Tavassi e la drammatica confessione «Anfetamine per dimagrire prima dell’Isola dei Famosi»

Guendalina Tavassi confessa il suo problematico rapporto con il suo fisico: medicine per dimagrire, interventi estetici e conseguenze

«Mi facevo delle punture e non avevo più fame. L’ho fatto due anni e mezzo fa, dovevo andare a L’Isola dei Famosi e non volevo farmi vedere così», la confessione shock è di Guendalina Tavassi, ex naufraga e concorrente del Grande Fratello.

L’influencer e volto televisivo ha confessato di aver fatto uso di anfetamine al fine di perdere peso prima della sua partecipazione al reality show. Ha raccontato con grande sincerità il suo rapporto problematico con lo specchio, che l’ha spinta a compiere azioni estreme, come sperimentare un farmaco destinato ai diabetici pur non essendo affetta da tale patologia. 

Le sue parole hanno evidenziato i rischi e le conseguenze devastanti di una cultura che promuove standard estetici irrealistici e il conseguente ricorso a pratiche pericolose e dannose per la salute. Di seguito tutti i dettagli.

Guendalina Tavassi: che medicine prendeva per dimagrire? Il racconto a Le Iene

Nel corso del servizio de Le Iene, Guendalina Tavassi ha rivelato dettagli intimi e personali riguardanti il suo difficile rapporto con il proprio corpo e con l’uso di farmaci per dimagrire. Con grande franchezza, ha confessato di essersi procurata farmaci per diabetici in modo non convenzionale e di aver sperimentato l’uso di sostanze quali l’efedrina e l’anfetamina, entrambe utilizzate con l’obiettivo di perdere peso. Queste sostanze, tuttavia, hanno avuto un impatto devastante sulla sua salute mentale e fisica, portandola a descrivere una serie di effetti collaterali spiacevoli e pericolosi.

Guendalina ha descritto l’esperienza di assumere tali farmaci come un viaggio emotivo altalenante e disorientante: da momenti di euforia a istanti di rabbia e tristezza, con il cuore che batteva freneticamente, difficoltà nel dormire e incapacità di mangiare. Queste droghe non solo hanno compromesso il suo benessere fisico, ma hanno anche contribuito a instaurare un rapporto disfunzionale con la sua immagine corporea.

«Ho provato l’efedrina e l’anfetamina per dimagrire. Un secondo ridevo e un secondo dopo ero arrabbiatissima. Poi piangevo, poi tornavo a ridere. Avevo il cuore a mille, non riuscivo a dormire, non riuscivo a mangiare. Ero impazzita»

Le sue parole mettono in luce i pericoli e le conseguenze negative legate all’uso indiscriminato di farmaci per il dimagrimento e sottolineano l’importanza di affrontare apertamente le sfide legate alla percezione del proprio corpo. La testimonianza di Guendalina offre uno sguardo crudo e sincero sulla realtà di chi lotta con problemi legati all’immagine corporea e sottolinea l’urgenza di una maggiore consapevolezza e comprensione nei confronti di coloro che affrontano tali difficoltà.

Gli interventi chirurgici: cosa si è rifatta?

Guendalina Tavassi ha espresso apertamente la sua relazione complicata con la sua immagine, rivelando un approccio distorto e dipendente nei confronti del proprio aspetto fisico. Ha rivelato di preferire guardarsi attraverso il filtro della telecamera del telefono anziché utilizzare uno specchio tradizionale. Questo suggerisce una difficoltà nel confrontarsi con la propria immagine senza il filtro o l’alterazione digitale.

Ha anche condiviso apertamente il suo percorso di interventi estetici, che includono modifiche al naso e alle labbra per anni, l’intervento al seno dopo aver allattato tre figli e infine la blefaroplastica.

Mi sono rifatta il naso e le labbra per anni, ho fatto così tanto acido ialuronico che mi hanno trovato del tessuto cicatrizzato sotto il labbro. Ho poi rifatto il seno dopo aver allattato tre figli e infine ho fatto la blefaroplastica. Ora vorrei fare il lifting

«Questa serie di interventi chirurgici evidenzia il desiderio costante di miglioramento e perfezionamento estetico, che spesso può trasformarsi in un circolo vizioso di insoddisfazione e ricerca continua di perfezione».

La sua dichiarazione finale, riguardante il desiderio di sottoporsi a un lifting, conferma il suo costante desiderio di modificare il suo aspetto fisico, anche se può comportare rischi per la salute e implicazioni emotive profonde. Questo sincero resoconto mette in luce le pressioni sociali e culturali che molte persone affrontano nel tentativo di conformarsi agli standard estetici imposti dalla società, sottolineando l’importanza di una riflessione critica su tali norme e del sostegno verso un’immagine corporea positiva e autentica.

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