Chico Forti è colpevole o no? Ecco la posizione di chi lo crede innocente e di chi lo accusa

Chico Forti è colpevole o innocente? A seguire nell'articolo le versioni di chi lo crede implicato e chi no.

Chico Forti è colpevole o innocente? Ancora oggi il caso desta qualche perplessità e nel mondo sono tante le persone che si interrogano su cosa sia realmente successo.

Il caso di Chico Forti è divenuto internazionale: dopo quasi un quarto di secolo negli Stati Uniti, l’ex produttore televisivo è riuscito a tornare in Italia, precisamente il 18 maggio 2024. L’interessato, come sappiamo, è stato condannato all’ergastolo in Florida, con l’accusa di omicidio nei confronti di Dale Pike.

Enrico, vero nome di Chico, divide fortemente le persone interessate alla sua vicenda giudiziaria, fra colpevolisti e innocentisti. Quel che è certo, comunque, è che quello che è accaduto in America rimane ancora oggi un vero e proprio mistero. Ad autorizzare il suo trasferimento in Italia, lo scorso marzo, è stato il Governatore della Florida, Ron DeSantis.

Ovviamente, oggi il diretto interessato si trova comunque in carcere, ma almeno è nella sua terra natale. La domanda però resta: Chico Forti è colpevole o innocente? L’accordo per il suo trasferimento in Italia, comunque, è avvenuto “nell’interesse nazionale a beneficio del rapporto tra Stati Uniti e Italia”. A dirsi a favore, anche l’ex segretario di Stato Mike Pompeo.

Chico Forti è colpevole o innocente?

Chico Forti è colpevole o innocente? In America sono convinti che non esista alcun errore giudiziario: la Polizia di Miami, ad esempio, si è sempre detta contraria all’estradizione. Ma cosa è successo? Nel 2000, l’ex produttore televisivo e campione di windsurf è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio – avvenuto nel ’98 – di Dale Pike, un australiano partito da Ibiza per arrivare a Miami, incontrare Chico e parlare di affari.

Nonostante l’interessato abbia scontato quasi 25 anni di carcere negli Stati Uniti, in America quasi nessuno conosceva il suo nome; questo è divenuto noto solamente nel 2019, quando dalla Cbs è stato trasmesso un lungo reportage nel noto programma 48 Hours, dedicato interamente al caso. Il servizio evidenziava la linea durissima dell’errore giudiziario, ma era basato solamente sulle testimonianze a favore di Chico Forti.

In quell’occasione non avevano voluto parlare né gli investigatori che avevano indagato sul caso, né tantomeno la Corte che emise la sentenza. Nel documentario mandato in onda nella trasmissione americana, inoltre, non presero assolutamente parte i giornalisti e i reporter che si erano occupati della vicenda giudiziaria di Forti. Nessuna delle persone coinvolte direttamente, insomma, ha voluto parlare apertamente.

Cosa dicono i colpevolisti?

Chico Forti è colpevole o innocente? Il fratello minore della vittima, Brad Pike, si è detto convinto di non conoscere la verità; questa, secondo lui, non verrà mai a galla. Le sue parole alla giornalista della Cbs, Erin Moriartry : “Non penso che conosceremo mai la verità”. Quel che è certo, comunque, è che qualcuno ha sparato a Dale Pike due volte.

L’arma del delitto è una pistola calibro 22: il corpo della vittima è stato lasciato completamente denudato su un tratto isolato di una spiaggia a Virginia Key, a pochi minuti da Key Biscane. Secondo gli americani, comunque, l’assassino o il mandante dell’omicidio sarebbe proprio Chico Forti.

Ma perché? I motivi, a quanto pare, avrebbero a che fare con gli interessi del produttore televisivo, che aveva paura che il loro affare potesse saltare all’ultimo minuto. Nonostante molti pensino che Chico sia il colpevole, altri, invece, sono convinti della sua innocenza. Cosa dicono, quindi, gli innocentisti?

Cosa dicono gli innocentisti?

Chico Forti è colpevole o innocente? Se gli americani sono convinti che l’ex produttore televisivo sia il killer stesso o il mandante dell’assassinio di Pike, gli italiani indicano come vero responsabile un truffatore tedesco, amico del padre della vittima. Sarebbe stato proprio lui a commissionare l’omicidio di Dale.

Il documentario della Cbs partiva proprio dal ritrovamento del cadavere, in particolare sul luogo dove l’uomo senza vita è stato trovato. L’ex capitano della Polizia di New York, Sean Crowley, dichiarava quanto segue: “Quello è un posto frequentato dai windsurfer”. Come detto, Forti era un appassionato di questo sport.

Il ritrovamento del cadavere

Il cadavere di Dale Pike è stato trovato il 16 febbraio del 1998. Sempre l’ex poliziotto, sul ritrovamento, diceva: “C’erano tracce di sangue che portavano all’interno, verso la vegetazione”. La storia, però, emerse grazie a Manuela Moreno, una giornalista italiana, come ricordato proprio dall’emittente che ha mandato in onda il documentario.

Nel 2013, alla rete americana, la giornalista aveva detto: “Ero negli Stati Uniti ed ero in cerca di una grande storia. Cominciai a studiare il caso di Chico Forti e dissi, ‘questa è la mia storia'”. Durante un colloquio in carcere, era stata proprio Manuela Moreno a indicare a Forti Tacopina come avvocato.

Cosa dice la difesa di Chico Forti?

La difesa di Chico Forti non ha mai appurato chi Dale Pike avesse chiamato poco prima di morire: la storia, infatti, rimane un mistero poiché alcuni dettagli rimangono ancora oggi taciuti. Anche l’inchiesta giornalistica, infatti, si regge solo su testimonianze…spesso a favore dell’imputato.

Questa circostanza, in effetti, ha indebolito la battaglia legale degli avvocati di Chico. Fra le testimonianze, comunque, emerge quella di Fabrizio Pandolfi che aveva conosciuto Knott a Montecarlo; quest’ultimo è proprio il noto tedesco indicato da alcuni italiani come assassino o mandante dell’assassinio della vittima.

Knott, secondo quanto riferito da Pandolfi, aveva parlato di cose molto gravi accadute in passato, cose di cui era colpevole, ma per le quali stava pagando qualcun altro. Il tedesco, infatti, raccontò a Fabrizio –  mimando il gesto della pistola – quanto segue: “Ho fatto cose per cui non ho pagato”. Purtroppo non si è mai indagato abbastanza su questo e i procuratori non hanno mai voluto commentare la vicenda.

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