Rula Jebreal e l’amicizia con Selvaggia Lucarelli: ecco cosa hanno fatto insieme

Rula Jebreal e Selvaggia Lucarelli sono legate da un'amicizia e da una profonda stima reciproca: sapere cosa hanno fatto insieme?

Rula Jebreal e Selvaggia Lucarelli, la storia di un’amicizia e di una stima profonda.

Avrebbe dovuto fornire il suo punto di vista sulla crisi israelo-palestinese come ospite a Propaganda Live, il talk show di Diego Bianchi in onda il venerdì sera su La7, ma poi Rula Jebreal ha rifiutato l’invito, scatenando un vero putiferio sulla trasmissione. E se la verve della giornalista ci potrebbe ricordare da vicino quella di un’altra collega, forse non tutti sanno che proprio con quella collega ha scritto uno dei suoi pezzi più noti: Rula Jebreal ha lavorato al suo monologo per il Festival di Sanremo 2020 con Selvaggia Lucarelli.

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Rula Jebreal: «Selvaggia Lucarelli mi ha aiutata a dire le cose giuste»

Febbraio 2020, la pandemia è ancora una preoccupazione lontana che sembra non arriverà a toccarci mai. Le notizie principali dei telegiornali riguardano le immancabili polemiche sul Festival di Sanremo, a cui Rula Jebreal è invitata a partecipare come ospite. Nel frattempo, vengono uccise sei donne ed è proprio di questo che la giornalista vuole parlare a Sanremo 70: di violenza di genere, un dramma che ha sconvolto la vita di sua madre, portandola al suicidio, e quindi la sua.

Per lavorare con lei al monologo, intenso e toccante, che comprende anche versi da La Cura di Franco Battiato, Rula ha voluto Selvaggia Lucarelli:

Mi ha aiutato a dire le cose giuste. Ho letto che qualcuno ha detto che lei è esperta in “zoccolaggine”, parole di una violenza incredibile, che mettono a rischio anche la nostra sicurezza.

L’amicizia e la stima reciproca tra Rula e Selvaggia

È stata Selvaggia Lucarelli a raccontare la genesi di un discorso così sofferto e importante per ogni donna, rilasciando un’intervista ad Adnkronos:

Tutto è nato da una telefonata che mi ha fatto Rula la settimana scorsa. Mi diceva che le piace come scrivo e mi ha voluto incontrare. Mi ha parlato di quello che voleva dire, quello che voleva raccontare, mi ha fatto leggere quello che era stato già buttato giù dagli autori Rai, e man mano abbiamo costruito insieme il testo che poi Rula ha letto e interpretato a Sanremo. Rula ha compreso che le sue parole non potevano essere sbiadite: ha scelto di scoprirsi, di raccontare la cosa più dolorosa e più importante della sua vita a milioni di persone e ho apprezzato il suo coraggio, la sua forza di arrivare fino in fondo. Lei tanto battagliera, tanto ferma nel suo lavoro di giornalista ha tirato fuori la sua fragilità ed è stato bellissimo. Ha poi avuto la forza di non piangere durante il monologo, ma io mi sono commossa come tanti, tantissimi altri in sala, e credo anche a casa.

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